Inizia l’estate cafona: ombrelloni e sdraio per tenere il posto
Rissa sfiorata a Stintino, interviene la sindaca Rita Vallebella
Sassari Con l’estate che entra nel vivo torna la stagione dei cafoni in Sardegna. E l’elenco si aggiorna ogni volta: la maleducazione e l’inciviltà si sommano nella stagione turistica con comportamenti che vanno dall’occupazione abusiva delle spiagge all’utilizzo non autorizzato di aree protette, feste private ad alto volume e abbandono di rifiuti. A Stintino “l’estate cafona” porta alla spiaggia del Gabbiano, arenile che precede di qualche centinaio di metri la spiaggia della Pelosa. Più piccola di quest'ultima il Gabbiano è caratterizzato da sabbia finissima e mare ugualmente turchese, un'altra perla quindi della costa stintinese, occupata per buona parte da due stabilimenti balneari autorizzati (Gabbiano e Approdo) in cui si affittano sdraio e lettini. La restante parte rimanente, non ampissima a dir la verità, è libera. E il poco spazio a disposizione di questo lembo di litorale viene spesso occupato dai furbetti dell'ombrellone. Ovvero coloro, in genere turisti, che a notte fonda (o la mattina prestissimo, anche all'alba) si precipitano nell'arenile e occupano quel poco di spiaggia con i loro ombrelloni, stuoie, lettini e asciugamani.
E quindi, dopo l'impresa se ne vanno a casa. Tornando con le loro famiglie o amici, a metà mattinata (quando va bene, altrimenti addirittura anche nel pomeriggio), incuranti delle giuste proteste dei pochi bagnanti rimasti, tutti appiccicati invece nei pochi lembi si sabbia fruibili. Altri visitatori nel frattempo, verificato il pochissimo (per non dire nessuno) spazio a disposizione, se ne sono andati cercando altri lidi. Episodi certamente non nuovi, che si ripetono in altre spiagge, ma che al Gabbiano in questa stagione hanno avuto un ulteriore impennata. Di cafoneria.
«Quando protestiamo contro l'occupazione abusiva dell'arenile questi cosiddetti furbetti fanno spesso orecchie da mercante - spiegano alcuni abituali frequentatori della spiaggia Gabbiano - . Incuranti delle nostre parole si comportano come se nulla fosse accaduto e sdraiandosi tranquillamente nelle loro stuoie o lettini lasciati nell'arenile qualche ora prima. Giorni fa si è rischiato quasi un parapiglia tra occupanti abusivi e bagnanti infuriati. Certo è che qualcosa contro questi furbetti si dovrebbe pur fare. Alcuni di noi - continuano - hanno deciso di rivolgersi al sindaco, sollecitando un suo intervento in merito». «Come Amministrazione non abbiamo la facoltà di poter effettuare un intervento diretto sulle spiagge per episodi di questo tipo, che rasentano comunque l'inciviltà. La responsabilità dell'arenile rimane alla Capitaneria - dichiara a proposito il sindaco di Stintino Rita Vallebella -. Che comunque solleciterò per dare voce alle giuste rimostranze di quei bagnanti che vedono occupati indebitamente spazi di arenile liberi da vincoli».