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Sassari

Soggetti fragili

Sbarcano in Sardegna i truffatori specializzati: i consigli della polizia di Stato – VIDEO

di Gianni Bazzoni
Sbarcano in Sardegna i truffatori specializzati: i consigli della polizia di Stato – VIDEO

Esordio a Sassari per un nuovo raggiro, quello della “ruota bucata”. La dirigente della questura Virginia Rita Martinazzi presenta la nuova campagna “Io non ci casco”

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Sassari Una piaga sociale che colpisce in maniera cinica i più vulnerabili, gli indifesi, spesso soli. Le truffe agli anziani rappresentano una piaga sociale, non solo un crimine ma anche una aggressione alla fiducia, alla tranquillità e - in molti casi - ai risparmi messi da parte durante una vita intera di sacrifici.

Anche a Sassari e nel territorio con l’arrivo della stagione estiva sono arrivati i “truffatori specializzati” che adocchiano le vittime e le colpiscono nel momento di maggiore debolezza. Proprio in questi giorni la polizia di Stato ha rilanciato la campagna “Io non ci casco” per testimoniare la vicinanza agli anziani e prevenire i tentativi di truffa ma anche per reprimere un fenomeno costruito su schemi ricorrenti.

«Non solo con indagini e arresti – dice Virginia Rita Martinazzi, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico – , ma soprattutto una capillare opera di prevenzione. Gli anziani sono il cuore pulsante delle nostre famiglie e della nostra società, e la loro sicurezza è una priorità assoluta. Con queste campagne la polizia di Stato fa sentire la vicinanza costante, affinché nessun anziano si senta solo e indifeso di fronte a criminali senza scrupoli».

L’estate 2025 ha portato a Sassari anche una nuova tipologia di truffa che va ad aggiungersi a quelle che già si erano registrate in precedenza. «É il caso della truffa della ruota bucata – racconta la dottoressa Martinazzi – : mentre l'anziano si trova in un supermercato o altro luogo, un malintenzionato fora la gomma dell’auto attendendo il rientro dell’anziano. Una volta che la persona fa rientro verso l’auto gli segnala che una ruota è a terra. Distraendo la vittima con la scusa di volerlo aiutare a cambiarla, ne approfitta per svaligiare l’auto, spesso con l’aiuto di un abile complice».

Le altre modalità di truffe si sono già ripresentate tutte: «Sì, è così: c’è quella del finto incidente che vede in azione il finto avvocato o il finto carabiniere il quale telefona all'anziano, comunicando che il figlio o un nipote ha causato un grave incidente stradale e necessita urgentemente di denaro per una cauzione, altrimenti rischia l'arresto. Spesso viene chiesto di consegnare denaro, gioielli o oggetti di valore a una persona che si presenterà a casa». E poi il listino delle truffe prosegue con i finti ambulanti (tipo quelli che passano con auto e megafono e annunciano di essere specializzati in riparazione di cucine a gas); e il pacco da ritirare: «Un finto corriere chiede una somma di denaro per la consegna di un pacco a nome di un familiare. La vittima, credendo di fare un favore, paga, ma il pacco è vuoto o contiene oggetti di scarso valore», prosegue la dirigente dell’Upg di Sassari. Infine le truffe online e al telefono: «Sono sempre più diffuse, avvengono via telefono, con Sms o email, chiedono dati personali, codici bancari o pagamenti per fantomatici concorsi vinti o bollette non pagate.

«Per noi è importante rinnovare consigli pratici agli anziani per non cadere nelle rete dei truffatori – dice Martinazzi – .Non aprite la porta a sconosciuti: se qualcuno si presenta spacciandosi per tecnico, controllate sempre l'identità chiedendo il tesserino e, se avete dubbi, non esitate a chiamare l'azienda di riferimento o la polizia. Non date denaro o oggetti di valore a persone che non conoscete: nessun avvocato, carabiniere o tecnico vi chiederà mai di consegnare denaro o gioielli a casa. Diffidate di chi vi mette fretta: i truffatori usano l'ansia per non dare tempo di riflettere. Prendete tempo, non agite d'impulso e parlate con un familiare o un vicino di casa. Fate attenzione per strada: in caso di segnalazioni sulla vostra auto, come la ruota bucata, non lasciate incustodita la macchina, chiudetela a chiave anche se siete vicini».

La polizia ha intensificato i controlli e le attività per contrastare i furti nelle località costiere. A tutti è rivolta la raccomandazione a rafforzare la sicurezza delle abitazioni, a creare l’illusione che in casa ci sia sempre qualcuno (una luce attesa, la posta ritirata da un vicino). Poi l’invito a non comunicare gli spostamenti specie attraverso i social. E il richiamo alla collaborazione con le forze dell’ordine: per ogni caso sospetto chiamare il 112.

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