La Nuova Sardegna

Sassari

Viaggio nel degrado

Sassari, nel cortile della Media numero 9 una discarica tra banchi e vecchi computer

di Luca Fiori
Sassari, nel cortile della Media numero 9 una discarica tra banchi e vecchi computer

L’allarme degli abitanti di via Anglona: «Ogni notte raid e devastazioni»

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Sassari Vetri frantumati e qualche bombola lasciata sotto il sole. E accanto, cumuli di vecchi banchi, sedie di ferro arrugginite, computer che sembrano usciti da un museo degli anni ’90. Benvenuti nel cortile della scuola media numero 9 di via Ogliastra – a Monte Rosello – che oggi sembra il set abbandonato di un film post-apocalittico. In questo spazio di città, non troppo lontano dal centro, i pezzi di una scuola smantellata sono diventati il passatempo folle di una banda di ragazzini annoiati.

Di giorno qui si notano la sporcizia e il degrado, di notte si consuma un’altra storia. Gruppi di adolescenti – raccontano i residenti – si fanno strada tra il cancello sfondato o sfruttano le recinzioni danneggiate, per entrare e distruggere ciò che resta della scuola chiusa dallo scorso febbraio.
«Tra i rifiuti accumulati ci sono anche bombole vuote e materiali pericolosi – spiega Rita, un’abitante del quartiere – pochi giorni fa alcuni bambini stavano giocando accanto con degli accendini e ho temuto il peggio. Ho fatto in tempo a lanciare un urlo per farli allontanare, ma non voglio pensare a cosa potrebbe accadere se quelle bombole contenessero ancora del gas». 

In un angolo del cortile, adiacente a quello che un tempo era un campo da basket, sono rimasti container e impalcature arrugginite, residuo dei lavori di ristrutturazione delle vicine “Casette in Canada” terminati undici anni fa. All’interno di quei vecchi scatoloni di acciaio qualcuno ha portato materassi, lampadari e qualche vecchio armadio. La scena - raccontano gli abitanti - è completata da bottiglie rotte, cartacce e resti di giocattoli, trasformando lo spazio in un vero e proprio deposito di rifiuti pericolosi e abbandonati. La chiusura della scuola media era stata decisa dopo un crollo di calcinacci dal solaio del locale caldaia, che aveva danneggiato le tubazioni e compromesso il sistema di riscaldamento. Le classi erano state trasferite nel plesso di via Manzoni, mentre i tecnici del Comune avviavano verifiche sull’edificio.
«La situazione qui è fuori controllo – afferma Gianmario Chelo, presidente del Comitato “Insieme per quartiere di Monte Rosello” – il cortile e il campo polivalente appartengono alla comunità. Serve un intervento immediato del Comune e delle forze dell’ordine». 

I residenti sottolineano che il problema non riguarda solo il degrado materiale. Nei mesi scorsi, nella zona di via Anglona e via Goceno, si erano verificati due attentati incendiari contro automobili. «Non possiamo più ignorare la sensazione di pericolo – dice un’altra abitante del quartiere – quello che succede di notte qui sta diventando un problema». Oltre al rischio incendi, preoccupa la facilità con cui i ragazzi accedono al cortile: la recinzione danneggiata e il cancello sfondato rendono il controllo quasi impossibile. Alcuni abitanti raccontano di aver visto i ragazzi arrampicarsi sui container per lanciarsi tra i rifiuti, lanciare banchi verso la scuoal o usare vecchi banchi come trampolini.

«Serve che l’amministrazione comunale intervenga subito – continua Chelo – non si tratta solo di pulizia, ma di sicurezza e di restituzione di spazi che appartengono alla comunità. I bambini e gli adolescenti devono poter avere luoghi sicuri dove giocare, non cortili abbandonati e pieni di pericoli».

Gli interventi richiesti dai residenti includono il ripristino delle recinzioni, la rimozione dei rifiuti, un controllo più attento dell’accesso al cortile e la riapertura del campo polivalente. «Vorremmo tornare a vedere i nostri figli giocare qui – aggiunge Gianmario Chelo – senza paura che possano farsi male o trovarsi in situazioni pericolose. Con pulizia, manutenzione e controlli – conclude il presidente del Comitato di quartiere – questi spazi potrebbero tornare a ospitare attività e momenti di aggregazione per il quartiere».

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