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A Sassari il porta a porta si allarga: ecco i quartieri interessati

di Giovanni Bua
A Sassari il porta a porta si allarga: ecco i quartieri interessati

L’assessore Pierluigi Salis: «Il via sarà da gennaio 2026, arriveremo a tutta la città»

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Sassari L’obiettivo è il porta a porta integrale, da raggiungere con il nuovo appalto per la raccolta rifiuti cittadina, in programma nel 2027. Unico modo di togliersi di dosso la scomoda maglia nera per la differenziata nell’isola, con un dato sotto il 65 per cento che costa penalità e prestigio.

Porta a porta E ieri la giunta comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Mascia, su proposta del vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica Pierluigi Salis, ha fatto un importante passo di avvicinamento al non semplice traguardo: dal 2026 la raccolta porta a porta arriverà anche a Monte Rosello Alto e Prunizzedda Alta.

Si tratta dei primi quartieri cittadini che saranno coinvolti in un’estensione del servizio oltre l’agro e Luna e Sole, già serviti dal porta a porta, stringendo sempre più le maglie intorno alla città compatta. Con la giunta che ha incaricato gli uffici di predisporre una campagna di comunicazione per accompagnare i residenti e chi frequenta i due quartieri «in una transizione che deve essere la più semplice possibile», come l’ha definita l’assessore.

Graduale «Procediamo in modo graduale e omogeneo verso un cambiamento che al più presto interesserà l’intero territorio comunale», spiega Salis, precisando che «questa novità interviene ad appalto in corso e perciò comporterà costi aggiuntivi», ma assicurando che «abbiamo individuato i correttivi necessari per creare le economie necessarie a sostenere lo sforzo».

Correttivi Correttivi che in parte arriveranno dal cambiamento delle modalità di raccolta degli imballaggi metallici, che cambieranno anch’esse dal gennaio 2026. Attualmente le lattine vengono raccolte separatamente dalla plastica, ma a partire da gennaio dovranno essere conferite insieme. «La scelta di fare questa distinzione solo in alcuni rioni, mentre altrove vengono conferite congiuntamente, non ha prodotto i benefici sperati», spiega Salis. «Oltretutto implica un esborso notevole, al quale non corrisponde un introito di pari entità dai consorzi di filiera – aggiunge – i costi per estendere il porta a porta saranno compensati almeno in parte, permettendo all’utenza la raccolta del barattolame insieme alla plastica».

Informazioni La modifica avrà anche un impatto informativo. «Il ritorno della raccolta delle lattine con la plastica anche dove c’è il porta a porta ci consente di fornire informazioni uniformi agli utenti sul corretto conferimento dei rifiuti», osserva il vicesindaco. L’attuale appalto, affidato alla Rti Ambiente Italia, Gesenu e Formula Ambiente, scadrà nel 2027. Fino ad allora il Comune dovrà cercare di colmare il divario con gli obiettivi fissati dal Piano regionale dei rifiuti, visto che Sassari non ha ancora raggiunto la soglia del 65% di raccolta differenziata.

«Siamo indietro rispetto alla media regionale e al traguardo del 65%», ammette il sindaco Giuseppe Mascia. «Stiamo lavorando con la società che lo gestisce per migliorare il servizio, mettendo in campo ogni strumento utile per sensibilizzare le persone e le aziende ad assumere abitudini più corrette – aggiunge – e lavorando sulla comunicazione e sulla prevenzione, ma con l’intenzione di essere sempre più inflessibili con chi continuerà a non rispettare le regole».

Cambiamento Per il primo cittadino «il porta a porta impegnerà la città in un cambiamento che non può aspettare, dobbiamo migliorare, ognuno può e deve fare uno sforzo in più, solo così negli anni si vedranno i risultati». Salis sottolinea che «le difficoltà del sistema di raccolta dei rifiuti sono uno dei primi temi trattati con gli uffici dopo l’insediamento. Già da subito ci siamo adoperati per prevedere più controlli e inasprendo le sanzioni per chi si ostina a non differenziare e a non conferire correttamente». «Nel Documento unico di programmazione – conclude – sono stati inseriti obiettivi strategici importanti e azioni legate alle modalità di raccolta dei rifiuti, che devono essere riviste estendendo il porta a porta fino a coinvolgere anche il centro urbano».

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