La Nuova Sardegna

Alghero Una domenica trascorsa nella casa di Alghero e in serata il rientro in paese, a Usini. Lo facevano quasi ogni fine settimana: fratello, sorelle, nipote, tutti in trasferta. Nessuno di loro è sposato, vivono insieme da sempre e la loro quotidianità è fatta di condivisioni.

 Mario Delogu, 72 anni, al volante della sua Panda ha perso il controllo della macchina sulla 127 bis (tra Alghero e Olmedo, zona Galboneddu) e si è schiantato contro un albero, su una cunetta con una lieve pendenza. È successo domenica 5 ottobre all’altezza della discoteca Il Ruscello, vicino al bivio per Monte Agnese. Con Mario viaggiavano le due sorelle Amalia e Giuseppa, di 85 e 81 anni, e Maria Luigia, la nipote di 46 anni (figlia di un fratello morto anni fa). Il bilancio è stato drammatico: Amalia è morta sul colpo, sua sorella Giuseppa (Peppa, come la chiamano tutti) ha riportato un trauma toracico e un trauma cranico ed è stata trasportata in condizioni gravissime al Santissima Annunziata di Sassari da un’ambulanza medicalizzata del 118. Trauma cranico e toracico anche per Mario, pure lui ricoverato a Sassari dove è arrivato con l’elisoccorso Areus. La nipote 46enne ha riportato un lieve trauma cranico ed è stata accompagnata a bordo di un’ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale civile di Alghero. La 127 bis è rimasta bloccata per ore dopo l’incidente, accaduto intorno alle 16, con il traffico deviato dalla polizia locale e i soccorsi (118 e vigili del fuoco) in azione per lungo tempo. Ancora da chiarire le cause dello sbandamento della Panda (un vecchio modello) che non ha coinvolto altri veicoli.

La macchina è uscita di strada da sola, forse perché Mario Delogu ha avuto un malore o una piccola distrazione che, in un tratto di strada come quello, può rivelarsi fatale. Il 72enne, dopo l’impatto particolarmente violento, è rimasto quasi strangolato dalla cintura di sicurezza: l’intervento tempestivo di un agente della polizia locale – che ha preso un coltello e l’ha tagliata – lo ha salvato. La notizia dell’incidente, che si è diffusa rapidamente a Usini, ha scosso tutto il paese. Quella dei Delogu è una famiglia umile di agricoltori, molto conosciuta e benvoluta. Erano due fratelli e due sorelle, poi uno dei maschi, il padre di Maria Luigia, è morto e della ragazza si sono presi sempre cura gli zii. Tutti insieme, a fare ogni cosa. Compreso andare nella casa che avevano acquistato ad Alghero, dove trascorrevano sempre la stagione estiva e dove, di tanto in tanto, andavano anche in autunno e in inverno, soprattutto durante i fine settimana o anche solo la domenica. Come è successo ieri. Avevano pranzato, si erano riposati un po’ e poi si erano messi in viaggio nel primo pomeriggio per essere alle 18 a Usini, puntuali per andare in chiesa e ascoltare la messa, da devoti parrocchiani quali sono. Purtroppo, non ci sono mai arrivati. E i compaesani ora pregano perché Mario, Peppa e Maria Luigia possano riprendersi al più presto.