Addio a Pino Tilocca: l’attentato choc a Burgos, la morte del padre e le tombe profanate
La bomba che uccise Bonifacio fu piazzata quando lui era sindaco del paese del Goceano. Ma lui non mollò e portò avanti il suo impegno per combattere le mafie
Sassari Era la notte del 29 febbraio del 2004, quando il padre di Pino Tilocca, Bonifacio, venne travolto e ucciso dall’onda d’urto provocata dalla bomba sistemata pochi istanti prima davanti alla porta di casa sua. Pino, esponente di Rifondazione Comunista, era sindaco del paese del Goceano dal 2000: quello era l’ennesimo attentato contro di lui e i suoi familiari. Erano andati fino a Oristano, dove abitava da anni insieme ai fratelli, per incendiargli la macchina. E non avevano avuto rispetto nemmeno della madre, di cui avevano vandalizzato la tomba a colpi di piccone. Lo stesso trattamento che riservarono al sepolcro del padre, a settembre del 2005. Bisogna usare un plurale indefinito, per parlare degli autori di questi delitti, perché il loro nome non è mai stato scritto in nessuna sentenza definitiva.
Qui l’intervista a Pino Tilocca il 21 marzo del 2018 in occasione della Giornata contro le mafie organizzata dall’associazione Libera ad Alghero
Una storia che sa di mafia, anche se è accaduta all’ombra di un castello che fu abitato dai giudici di Torres e di Arborea. Pino Tilocca, scomparso sabato 4 ottobre nella sua casa a Oristano, non si arrese, continuò il suo mandato sino alla conclusione naturale, nel 2005. Ma anche dopo aver tolto la fascia tricolore, continuò il suo impegno, dentro l’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti per combattere tutte le mafie.
«Noi familiari possiamo vivere da soli con rabbia, oppure stare in piazza insieme a tante persone. La morte di mio padre è un elemento incancellabile, però oggi io posso essere qua in mezzo a migliaia di persone a parlarne, mentre chi ha ucciso mio padre deve stare zitto e nascosto: noi possiamo sventolare le nostre bandiere, loro no» disse una volta il 21 marzo, in occasione della giornata dedicata alla memoria delle vittime della mafia. Parole che fanno capire chi era Pino Tilocca. Un uomo che non aveva paura di mostrare le sue idee e di agire per metterle in pratica, nonostante le minacce e gli attentati. E che non aveva paura di sorridere e scherzare, nonostante quanto gli aveva riservato il destino.