Copie a regola d'arte, la gipsoteca dell'Accademia Sironi di Sassari si mette in mostra
Domani, 10 ottobre, un convegno e l’inaugurazione di una mostra a cura della Scuola di Restauro
Sassari Arte, ricerca e innovazione all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” a Sassari. Domani, 10 ottobre, un convegno e l’inaugurazione di una mostra a cura della Scuola di Restauro “Immagine e somiglianza. Copie a regola d’arte dall’antichità ad oggi nella Gipsoteca dell’Accademia Sironi tra tradizione e nuove tecnologie”.
E’ questo il tema del convegno che si svolgerà domani, 10 ottobre, alle 9 all’Ex-Ma.Ter, cui farà seguito, alle ore 12, l’inaugurazione della mostra dal titolo “L’altro dell’originale: lo spazio della somiglianza” a cura della Scuola di Restauro.
Una giornata che unisce arte, ricerca e innovazione e per la quale l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” apre le porte a un dialogo tra tradizione e futuro nell’ambito del progetto e.INS – Ecosystem Of Innovation For Next Generation Sardinia (PNRR – Next Generation EU).
Questa esposizione non è soltanto una rassegna di opere: è il racconto della collezione di gessi dell’Accademia Sironi e, insieme, un percorso nella storia delle tecniche del fare copia. Dai calchi ottocenteschi fino alle tecnologie digitali di scansione e stampa 3D, la raccolta mostra come l’idea di riprodurre, replicare e restituire un modello sia sempre stata parte integrante della formazione artistica.
«L’Accademia rinnova la sua Gipsoteca grazie al lavoro di docenti e studenti, mettendo in dialogo passato e nuove tecnologie – dice Giuseppina Manca di Mores, coordinatrice della Scuola di Restauro e della mostra - La Scuola di Restauro di Sassari e i suoi ambienti diventano epicentro e incrocio fra modernità e contemporaneità, proponendo al territorio della Sardegna, nell’integrazione fra tecniche tradizionali e nuove tecnologie, nuove e rivoluzionarie possibilità di intervento sui beni culturali fra conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione allargata».
Il percorso si sviluppa all’interno della Scuola di Restauro, in cinque ambienti consecutivi: dallo spazio dedicato alle nuove tecnologie, alle sale che ospitano i gessi — classici e anatomici — fino all’aula didattica, luogo di confronto e di lavoro per studenti e docenti. L’allestimento ha rappresentato anche un’occasione per dare maggiore unità e fruibilità agli spazi del padiglione, trasformando l’intervento in un vero e proprio progetto architettonico.
Nelle sale 2 e 4, cuore della mostra, l’esperienza si amplifica grazie alle grandi vetrate e ai giochi di luce naturale, che insieme ai riflessi specchianti creano una gipsoteca contemporanea: dinamica, viva, in continuo dialogo con chi la attraversa.
La Gipsoteca dell’Accademia è composta da 42 copie in gesso tratte da opere d’arte originali e da riproduzioni anatomiche acquistate a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso a scopo didattico. Si tratta soprattutto di calchi di opere classiche e rinascimentali, pezzi di concorsi ottocenteschi e modelli originali di famosi scultori. Essi provengono nella quasi totalità da una rinomata bottega milanese collegata con l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Fumagalli e Dossi, che raccoglie una lunga vicenda formativa: dalla prima bottega di Carlo Campi (poi Conservatore dell’Accademia di Brera) nel 1871, mirata al disegno artistico, che arrivò nel 1907 a produrre 300 copie di originali, diventando ‘Museo Campi’, fino alla Gipsoteca Vallardi, che ne raccolse la collezione ampliandola sino a 6000 esemplari.
Ereditata nel 1927 da Gariboldi e Bertolazzi, collaboratori di Vallardi, venne, infine, acquisita nel 1974 dagli attuali Fumagalli e Dossi, allievi di bottega di Gariboldi e Bertolazzi.
L’esposizione odierna acquista una particolare valenza in quanto rappresenta la prima occasione in cui tutte le copie vengono riunite e sono visibili complessivamente nella ricchezza e diversità di soggetti, presentandosi come una vera e propria collezione frutto di scelte mirate e organiche agli obiettivi didattici e formativi degli allievi.
«Con il convegno e la mostra, la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” riafferma la propria missione di coniugare tradizione e innovazione nella formazione artistica e nella ricerca applicata. L’iniziativa valorizza la Gipsoteca come spazio di studio, sperimentazione e dialogo tra le tecniche antiche e le nuove tecnologie per la conservazione e la riproduzione del patrimonio - dice il direttore Daniele Dore -. È un’occasione importante per mettere in luce l’impegno dei nostri docenti e studenti, che contribuiscono con competenza e passione alla diffusione di una cultura del restauro attenta alla memoria e aperta al futuro».
Il 13 e 14 ottobre, nell’ambito degli eventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si svolgeranno altri due momenti sempre nell’Auditorium Ex-Ma.Ter: il primo alle ore 15, dal titolo “Punctum Fluens. Nuove tecnologie digitali e intelligenza artificiale per le arti nella dimensione giuridica e oltre”, e il secondo alle ore 10, dal titolo “Digitalizzazione delle immagini del patrimonio culturale e libero riutilizzo commerciale: percorsi giuridici e questioni artistiche tra marchio territoriale, ecomusei, arte di strada e dilemmi giuridici”.
Programma della giornata del 10 ottobre
Convegno “Immagine e somiglianza” (Auditorium) ore 9 — saluti istituzionali con Giorgio Auneddu e Daniele Dore (ABA Sironi), Giuseppe Mascia (Sindaco di Sassari), Francesco Muscolino (Direzione Musei Nazionali MiC), Monica Stochino (Soprintendenza ABAP MiC), Anthony Muroni (Fondazione Mont’e Prama), Luca Pulina (Uniss — Spoke 2 e.INS).
Ore 10 — Approfondimenti su copie e riproduzioni d’arte, dallo stucco a Canova fino al digitale e alla tutela dei beni culturali. Introduce e modera Giuseppina Manca di Mores. Interventi di Francesco De Carolis, Gianfranco Lopo, Antonio Salamone, Walter Dejana e Renata Fiamma, Giulia Diana, Carlo Schoeneberger.
Ore 12 — Inaugurazione mostra (Scuola di Restauro)
