Nord Sardegna: crescono turismo e servizi, male il commercio
Saldo positivo di 170 aziende e 3.500 nuovi addetti dal 2022, numeri sopra la media nazionale
Sassari Il Nord Sardegna si conferma il territorio più dinamico dell'Isola, superando persino la media nazionale, secondo i dati relativi al terzo trimestre 2025 dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari.
Nonostante un generale rallentamento delle nuove iscrizioni, l'area di Sassari ha fatto registrare il tasso di crescita più alto in Sardegna, pari al +0,31%, oltre la media regionale (+0,21%) che quella italiana (+0,29%).
A livello nazionale, il sistema imprenditoriale chiude il trimestre con un saldo positivo di 16.920 unità, grazie soprattutto a una più marcata flessione delle cancellazioni (44.337) rispetto alle nuove iscrizioni (61.257).
La Sardegna, sebbene in positivo, si posiziona leggermente sotto la media italiana, con 1.439 iscrizioni contro 1.083 cessazioni non d'ufficio.
Il fenomeno più rilevante nel Nord Sardegna è la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale: meno aziende, ma più forti e capaci di generare occupazione.
La provincia di Sassari ha generato un saldo positivo di 170 imprese nel trimestre (il dato più alto dell'ultimo decennio post-pandemico), grazie a sole 319 cessazioni volontarie (tra le più basse di sempre). Parallelamente, mentre il numero complessivo delle imprese sarde si riduce (flessione di oltre 3.000 unità dal 2022 al 2025), gli addetti in Sardegna aumentano di circa 8.100 lavoratori. Questo trend è ancora più marcato nel Nord Sardegna, dove l'occupazione è cresciuta di circa 3.500 lavoratori dal 2022.
L'analisi per forma giuridica rivela che a guidare la crescita sono le Società di Capitale, che nel Nord Sardegna registrano un incremento di 117 unità e un tasso di crescita del +0,72%. Al contrario, le Ditte Individuali, pur avendo un saldo positivo, sono la componente che storicamente si sta assottigliando, evidenziando una progressiva razionalizzazione del sistema.
La crescita è trainata dai comparti a maggiore intensità occupazionale, su tutti l’Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. I settori storici e a minore specializzazione continuano a mostrare difficoltà. Il Commercio all'ingrosso e al dettaglio è il settore che registra la maggiore flessione, con -21 imprese attive nel Nord Sardegna e un saldo negativo di -59 imprese a livello regionale.
Il presidente della Camera di Commercio, Stefano Visconti, analizzando i dati, ha evidenziato come l'economia locale stia puntando sulla qualità anziché sulla quantità: «Il Nord Sardegna si è affermato come l'area più dinamica dell'Isola, superando il dato nazionale con un tasso di crescita del +0,31%. Il dato più incoraggiante non è tanto il numero delle nuove iscrizioni, che resta cauto, ma la capacità, che si sta consolidando, di creare lavoro: il netto aumento degli addetti (+3.500 dal 2022) e il boom delle Società di Capitale dimostrano che il nostro tessuto imprenditoriale è in fase di selezione strutturale. Le imprese stanno diventando più organizzate, più stabili e più forti, resistendo meglio alle incertezze del mercato, soprattutto nei settori chiave come il turismo e i servizi avanzati».
