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Le opere degli artisti abbelliscono i muri del nuovo Hospice di Ploaghe

Le opere degli artisti abbelliscono i muri del nuovo Hospice di Ploaghe

Ecco chi sono le persone che con la loro generosità hanno contribuito alla realizzazione di spazi più umani all’interno della struttura per i malati oncologici

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Le opere degli artisti abbelliscono il nuovo hospice di Ploaghe. La Asl di Sassari ha avviato un percorso di umanizzazione degli spazi, nella convinzione che le caratteristiche psico-sociali e ambientali dei luoghi di cura possano incidere in modo significativo non solo sul benessere fisico, ma anche su quello psicologico e relazionale delle persone; un ambiente accogliente, armonioso e ricco di stimoli affettivi può favorire una migliore risposta emotiva degli ospiti, contribuendo così al miglioramento degli esiti clinici e della percezione di sicurezza e cura.

Con risvolti positivi anche sul vissuto emotivo del personale sanitario, sostenendo la motivazione e il benessere psicologico, con un miglioramento della qualità della relazione.

In questa prospettiva, presso l’Hospice San Giovanni Battista di Ploaghe, grazie al dono di diversi artisti - che si ringraziano sentitamente per la generosità e sensibilità dimostrata - si è cercato, attraverso la cura degli spazi, l’arte, la bellezza, di migliorare la qualità ambientale offerta agli ospiti.

Per questo si ringraziano:

- Patrizia e Antonio Marras: le cui rose caratterizzano le pareti della hall della struttura. In un contesto dove non sempre le parole bastano a esprimere la complessità del dolore, queste riportano al senso dell’accudimento e della speranza. Un dono, quello dell’artista algherese, offerto con grande generosità, intriso di delicatezza e rispetto verso la relazione di cura.

- Jacopo Scassellati: l’artista, con la sua opera, ci riporta in un tempo di attesa, in cui i protagonisti Penelope ed Ulisse, si ritrovano in un abbraccio nel quale il tempo si frantuma e dove passato e presente si confondono, ma l’amore, come unica verità permanente, rimane intatto. In un’epoca in cui si fatica a contemplare la morte come parte della vita stessa, l’opera richiama alle basi più autentiche della relazione umana: le stesse che costituiscono il fondamento della relazione di cura.

- Sara e Gianni Crobe, con le immagini delle “amiche di Freya”, richiamano la forza dei legami e della comunità. Rappresentano il territorio che circonda l’Hospice, una rete di volti, affetti e presenze che, come in un abbraccio, sostengono la persona nel suo percorso di cura e di vita. In un contesto dove si affrontano fragilità, perdita e separazione, le immagini legate al territorio- appunto- restituiscono un senso di protezione e prossimità, ricordando che nessuno è solo nel proprio cammino.

- Angelo e Martina Maggi; l’opera “Nancy” è un omaggio poetico alla Francia e ai paesaggi che l’hanno ispirata; in un contesto come questo di cura e accoglienza, vuole diventare anche un percorso interiore, un viaggio simbolico verso la bellezza e la memoria. I suoi colori caldi e accoglienti aprono uno spazio di libertà e di respiro dove il pensiero può sostare e ritrovare armonia, nonostante tutto. L’opera di Maggi rappresenta l’invito a continuare a viaggiare, dentro di sé, nei ricordi, nei desideri, nell’amore che si è donato e ricevuto, ricordando che la bellezza può ancora parlare, consolare ma, soprattutto, accompagnare.

L’intento è quello di trasmettere un senso di serenità, accoglienza e umanità, affinché i luoghi di cura diventino anche spazi di relazione e conforto emotivo, capaci di accompagnare il paziente e i suoi familiari in un percorso di assistenza più empatico e profondamente umano.

Dalla Asl di Sassari un sentito ringraziamento viene esteso anche a Geppi Cucciari, a don Giuseppe, Laura, Raffaela e alla signora Giovanna che, con silenziosa presenza, hanno permesso la realizzazione di questi importanti passi e di questi preziosi doni.

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