Una casa del surf a Villa Assunta nell’ex centro sociale abbandonato
Marco “Bonga” Pistidda guida il progetto tra sport, inclusione e sostenibilità
Sassari Una cittadella del surf nel cuore di Villa Assunta, tra le cadenti mura dell’ex centro sociale della piccola frazione al confine fra i comuni di Sassari e Alghero. A pochi chilometri da Porto Ferro, tempio di chi ama cavalcare le onde.
A realizzarla sarà la “Bonga Surf Family”, che ha ottenuto dall’amministrazione comunale la possibilità di occupare la struttura, messa a bando insieme a una serie di altri fabbricati da recuperare e da destinare ad attività di promozione sociale attraverso soggetti operanti nel campo del Terzo settore.
Un profilo che calza alla perfezione con la prima scuola di surf itinerante del Nord Sardegna, che ha base nella bellissima baia, capitanata dal longboarder italiano e coach Marco “Bonga” Pistidda. Molto di più di una semplice scuola di surf, che da anni affianca all’attività sportiva progetti di surf therapy per bambini e ragazzi neurodivergenti, collaborazioni con la facoltà di Scienze motorie dell’Uniss con sperimentazioni mirate sugli interventi motori adattati in ambiente naturale in persone con malattia di Parkinson. E, più in generale, un approccio alla vita fatto di amore e rispetto per la natura, l’ambiente, il vento e le regine onde.
«Il surf è quanto di più terapeutico possa esistere – racconta rapito Marco Pistidda – e te ne accorgi solo quando lo sperimenti. Ti connette a un ambiente che non è il tuo, fluido, in continuo movimento, che devi imparare a leggere e gestire. È una cura per il corpo e per l’anima».
Lui, nella baia dal 1995, dieci anni fa ha mollato il suo lavoro e ha deciso di vivere di surf, mettendo in piedi un gruppo che comprende biologi, terapisti, esperti di scienze motorie. E che ora ha trovato casa. «Abbiamo partecipato all’avviso pubblico del Comune – racconta – sapendo che per noi, che attualmente siamo ospiti della coop sociale Piccoli Passi, che ha una sede adiacente alla spiaggia, sarebbe stato un impegno importante. Ma anche convinti di avere bisogno di spazio per fare il passo successivo del cammino».
Surf dunque, come sport, terapia e filosofia di vita, ma anche contatto con la natura e il territorio: «Con una piccola frazione come Villa Assunta che, anche grazie alla nostra “Bonga Family”, può tornare al centro di un qualcosa che le appartiene – il mare, il vento, le onde».
Ambizioni importanti, come i lavori che saranno necessari per rimettere in piedi i 270 metri quadri dell’ex centro sociale di piazza Beata Vergine Maria Assunta, che versa in stato di parziale degrado, con elementi strutturali e impiantistici obsoleti e superfici interne ed esterne ammalorate. I lavori previsti riguardano una completa riqualificazione degli spazi interni ed esterni dell’ex centro sociale, con il rifacimento di pavimenti, impianti e bagni, la sostituzione degli infissi e la tinteggiatura di pareti e facciate. Gli ambienti saranno riorganizzati con una reception, spogliatoi, area polivalente, zona relax e una foresteria con cucina e camere per ospiti. È previsto anche un nuovo soppalco per attività educative e ricreative. Tutti gli interventi saranno eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza e accessibilità, con particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità.
«Dopo il via libera degli uffici per le necessarie autorizzazioni – spiega Pistidda – ci metteremo subito al lavoro. Ci vorrà del tempo. E sarà un progetto in progress, perché nemmeno noi sappiamo cosa questa esperienza ci possa riservare». Di sicuro la “family” è arrivata a Villa Assunta, e per lei non mancheranno certo le onde da cavalcare.
