Volontari da tutta l’isola a Sassari per addestrarsi contro il rischio alluvioni
Grande esercitazione nel weekend con le Misericordie della Sardegna
Sassari Oltre 120 volontari da tutta l’isola, un campo completamente autonomo e diverse simulazioni di intervento in luoghi dove il rischio alluvione è un pericolo concreto. È positivo il bilancio al termine della maxi esercitazione che ha coinvolto nel fine settimana le Misericordie di tutta la Sardegna e ha visto la partecipazione della Colonna mobile nazionale e della protezione civile comunale di Sassari.
Una mobilitazione imponente, fondamentale per testare i tempi di reazione, l’efficienza e il coordinamento delle squadre di volontari. Ma soprattutto per provare sul campo le tecniche che devono essere impiegate nelle reali situazioni di emergenza.
Ad esempio, l’allestimento di un campo base in tutto e per tutto uguale a quelli che, in caso di necessità, dovrebbero ospitare sfollati e volontari. La struttura è stata realizzata nel grande spiazzo del Cospes dei Salesiani di San Giorgio a Li Punti: «Dodici tende, uno spazio autonomo da tutti i punti di vista, con servizi igienici, acqua, corrente elettrica, cucine» spiega Giovanni Mura, direttore della Misericordia di Sassari. Da qui, si sono mosse le squadre impegnate negli scenari simulati di alluvione. «Abbiamo scelto i luoghi indicati come critici dal piano comunale del rischio idrogeologico» spiega Giovanni Mura.
Le squadre si sono dirette aree a rischio inondazione come quelle del Rio San Quirico o del Rio Calamasciu, dove hanno dovuto affrontare diversi scenari di evacuazione o soccorso. In azione anche una potente pompa Hcp, un’idrovora in grado di aspirare fino a un milione di litri d’acqua all’ora, arrivata dalla penisola. I volontari sardi sono stati formati all’utilizzo del macchinario.
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