La Nuova Sardegna

Sassari A giugno del 2024 aveva aggredito la madre dentro casa, a Ploaghe, colpendola con violenza sul viso fino a ridurla a una maschera di sangue, poi era uscito dall’abitazione di famiglia ed era entrato in un bar del paese come se niente fosse. I carabinieri lo avevano rintracciato e arrestato. Nella mattinata di oggi, mercoledì 26 novembre 2025, l'uomo, un operaio di 42 anni, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione. Il collegio del tribunale di Sassari presieduto da Giancosimo Mura (a latere Monia Adami e Sara Pelicci) ha accolto l'istanza dell'avvocato difensore Rosangela Mele che aveva chiesto la riqualificazione del reato in lesioni gravi. All'imputato infatti erano contestati i reati di tentato omicidio e di maltrattamenti nei confronti dell'anziana madre. Il primo reato è stato derubricato, per il secondo è stato invece assolto. Il pubblico ministero Enrica Angioni aveva chiesto la condanna a 17 anni.

Nel dibattimento è stato ricostruito il precario stato psicologico e il grave disagio che da tempo contraddistingueva la vita del 42enne. Quel giorno, quando si era reso conto del male che aveva fatto alla propria madre, era stato lui stesso a chiamare il 112 prima di allontanarsi da casa. La donna era stata soccorsa poco dopo da alcuni vicini e poi accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale civile di Sassari a bordo di un'ambulanza del 118 e il figlio era stato arrestato dai carabinieri della stazione del paese che lo avevano trovato in stato confusionale. Non era la prima volta che l’uomo dava in escandescenze. Dopo un periodo di lavoro all’estero, il 42enne era rientrato a Ploaghe e da quel momento forze dell’ordine e 118 si erano dovuti occupare di lui in più di un’occasione. Oggi si trova in carcere a Bancali. Le motivazioni della sentenza verranno depositate tra 90 giorni.