Sclerosi multipla, due giorni di confronto a Sassari tra clinica, ricerca e organizzazione
Il 28 e 29 novembre specialisti da tutta la Sardegna riuniti nel Complesso biomedico. Una targa ricorderà il professore Giulio Rosati, figura storica della neurologia sassarese
Sassari Due giornate di studio, confronto e programmazione sul presente e sul futuro della Sclerosi multipla. Il 28 e 29 novembre 2025 l’Aula magna del Complesso Biomedico dell’Università di Sassari ospiterà il convegno “Sclerosi Multipla, fra presente e futuro… con uno sguardo al passato”, un evento di formazione che riunirà neurologi, infettivologi, psicologi, infermieri e professionisti della riabilitazione provenienti da tutta la Sardegna . Una malattia complessa che chiede risposte integrate.
La Sclerosi multipla è oggi la principale causa di disabilità neurologica non traumatica nei giovani adulti. Una diagnosi che giunge spesso nel pieno di una vita in costruzione e che richiede un percorso di cura capace di integrare competenze diverse. Da qui la centralità di un approccio multidisciplinare e di una rete regionale solida, temi al centro del programma.
La prima giornata: diagnosi, RM, terapie… e un tributo a Rosati
Il pomeriggio del 28 novembre sarà dedicato ai nuovi criteri diagnostici, all’importanza della Risonanza Magnetica nella fase infiammatoria e alle terapie disease-modifying, che negli ultimi anni hanno cambiato il decorso clinico della malattia. Ampio spazio anche alle forme affini – NMOSD e MOGAD – e alla Sclerosi Multipla pediatrica. Nel corso della giornata si terrà anche un momento commemorativo in ricordo del professore Giulio Rosati, per lunghi anni direttore della Clinica Neurologica dell’AOU di Sassari e figura di riferimento per generazioni di specialisti. Sarà scoperta una targa dedicata, alla presenza del figlio – in arrivo da Londra – dei direttori che negli anni gli sono succeduti, Virgilio Agnetti, Piero Sechi e dell’attuale direttore Paolo Solla, e con gli interventi del Rettore dell’Università di Sassari, Prof. Gavino Mariotti, e del Commissario dell’AOU di Sassari, Mario Palermo. La sessione si concluderà con una tavola rotonda sulla Sclerosi Multipla in Sardegna tra assistenza e ricerca, proprio nel segno del lavoro iniziato da Rosati. Seconda giornata: la progressione della malattia e la gestione del rischio
Il 29 novembre si entrerà nel vivo dei temi più attuali: l’identificazione precoce della progressione della malattia, il ruolo della Risonanza magnetica nella fase neurodegenerativa e le strategie terapeutiche disponibili oggi e nel prossimo futuro. Un focus specifico sarà dedicato alla mitigazione del rischio: infezioni, sicurezza terapeutica e rischio oncologico saranno trattati da specialisti di settore. Seguiranno approfondimenti sui disturbi urinari e sulle strategie riabilitative. Pomeriggio: il PDTA regionale e la voce dei pazienti
Nella sessione pomeridiana verrà illustrato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale Regionale dedicato alla SM, insieme ai modelli organizzativi che permettono una presa in carico realmente globale: case-management infermieristico, riabilitazione, aspetti psicologici e disturbi della deglutizione. Particolarmente atteso l’intervento del rappresentante AISM, che porterà la voce diretta delle persone con SM. La tavola rotonda conclusiva metterà al centro la necessità di una multidisciplinarietà reale, non solo formale, come condizione per garantire continuità, qualità e omogeneità delle cure sull’intero territorio regionale. Un’occasione per rafforzare la rete sarda Con oltre trenta relatori e moderatori dai principali centri neurologici dell’isola, il convegno punta a consolidare una rete regionale efficiente e coordinata. Obiettivo finale: migliorare la qualità di vita delle persone con SM e costruire un modello condiviso che unisca competenza clinica, capacità organizzativa e attenzione alla persona.
