A Sassari sette giovani spose ricevono la dote di San Nicola
In Cattedrale si è rinnovata l’antica tradizione con l’estrazione delle parrocchie aiutate
Sassari La fortuna quest’anno ha baciato tre spose delle parrocchie di Sacro Cuore, Latte Dolce e San Gavino in Bancali a ognuna delle quali andrà la dote di 6500 euro con le parrocchiane del SS. Nome di Gesù a Ottava, di San Nicola e Santa Caterina, San Giuseppe e Cuore Immacolato che riceveranno comunque 3875 euro.
È la dote di San Nicola una bella e amatissima tradizione che a Sassari quest’anno ha coinciso con l’inizio delle numerose iniziative legate alle festività natalizie.
Una celebrazione che ricorda che la generosità e il senso di cooperazione fanno parte integrante della storia di una città sempre sensibile alla cultura della mano tesa.
L’estrazione tra le spose partecipanti è avvenuta oggi, 6 dicembre, in Cattedrale al termine della solenne celebrazione dedicata al santo patrono nel giorno della sua festa, presieduta da Monsignor Antonio Tamponi, amministratore diocesano dell'Arcidiocesi di Sassari, affiancato dal Capitolo turritano. Presenti, fra gli altri, il sindaco Giuseppe Mascia, la prefetta Grazia La Fauci e rappresentanti di tutte le autorità civili e militari cittadine.
A dare lettura dell’estrazione ci ha pensato il parroco di San Nicola, don Antonio Cavallo, che ha fatto il punto sui fondi raccolti quest’anno, 35mila euro, grazie alla generosità del Comune della fondazione Righi, della fondazione di Sardegna e del Banco di Sardegna, della fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni, dei tre Rotary Club Sassari, Sassari Nord e Silki, dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, del Gremio dei Muratori, della congregazione dei Filippini di Sassari e dei privati come sempre sostengono una tradizione antica e quanto mai attuale.
Come vuole la tradizione, il denaro andrà a beneficio di spose desiderose di coronare il sogno d’amore sull’altare, ma ostacolate da problemi di carattere economico.
Una pratica antica che, come ha ricordato don Tamponi durante l’omelia, affonda le radici nella vicenda di san Nicola.
Consuetudine vuole infatti che, nel giorno in cui si celebra il patrono, si ricordi un fatto che appartiene alla biografia del santo: per evitare che tre ragazze venissero avviate alla prostituzione – non avendo i mezzi per sposarsi e mettere su famiglia – San Nicola lanciò nelle loro case tre sacchetti contenenti delle monete d’oro per la dote nuziale. In suo omaggio, Sassari offre ogni anno un sostegno economico diretto a tre coppie individuate con l’aiuto delle parrocchie cittadine, aiutandole così a realizzare il loro sogno d’amore. (foto Ivan Nuvoli)