La Nuova Sardegna

Alghero Non un semplice pranzo, ma una manifestazione viva e autentica di condivisione e umanità. A raccontarlo, prima ancora delle parole, sono stati i volti, i gesti e i sorrisi dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto alberghiero di Alghero, che hanno lavorato con impegno e attenzione sia in cucina sia in sala per rendere speciale il pranzo di Natale solidale dedicato a cinquanta persone che vivono una condizione di fragilità. Protagonisti dell’iniziativa organizzata il 16 dicembre sono stati l’Istituto Alberghiero e la Caritas diocesana di Alghero-Bosa, che hanno dato vita a un momento di condivisione capace di unire formazione professionale e attenzione sociale. A rendere possibile il pranzo sono stati Conad Alghero e la Cantina Galavera di Usini, che hanno fornito interamente le materie prime.  Ecco Francesco Seu, referente Conad: «Crediamo fortemente nel valore educativo di esperienze come queste perché insegnano valori che porteranno con sé per tutta la vita, più di qualsiasi ricetta». Sulla stessa linea la Cantina Galavera. Il presidente Giuseppe Chessa ha sottolineato l’importanza di sostenere progetti che uniscano scuola e territorio, evidenziando come la partecipazione rappresenti un modo concreto per restituire valore alla comunità.

Per gli studenti non si è trattato soltanto di mettere in pratica competenze tecniche, ma di vivere in prima persona il valore dell’accoglienza, del rispetto e della cura dell’altro, trasformando una giornata di scuola in una lezione di umanità. Nei laboratori e nelle sale della sede di piazza Sulis, docenti, tecnici e personale scolastico hanno affiancato gli studenti nella preparazione e nel servizio di un pasto completo, trasformando una giornata di lezione in un’occasione concreta di impegno verso la comunità. Un’esperienza che, come ha sottolineato il dirigente scolastico Angelo Parodi, rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso educativo dei ragazzi: «Confrontarsi con realtà di bisogno presenti nel territorio è un momento di crescita umana. Cucinare e servire con una finalità diversa crea un valore più alto, che unisce competenze professionali e sensibilità sociale».

Il pranzo solidale ha rappresentato anche il punto più visibile di una collaborazione consolidata tra l’Istituto Alberghiero e la Caritas di Alghero. Durante l’anno scolastico, infatti, gli studenti partecipano a percorsi di alternanza scuola-lavoro all’interno della mensa Caritas. A raccontare il senso del progetto è Cinzia Sanna, docente di economia aziendale: «L’obiettivo non è solo quello di sviluppare competenze professionali, ma far conoscere una realtà umana e sociale che spesso resta invisibile. Abbiamo riscontrato una maturazione umana incredibile». La mensa della Caritas, attiva dal 1990, continua a essere un punto di riferimento per molte persone in difficoltà. A descrivere il contesto è Lisetta: «Le persone che si rivolgono alla mensa sono tante, circa una settantina, ma purtroppo non tutte accettano di partecipare ad eventi come questo. C’è molto pudore verso la propria condizione di fragilità». Una situazione che resta complessa: «La realtà è dura - dice - C’è chi ha bisogno di un pasto, ma anche di un letto, di vestiti, di aiuto per pagare le bollette. Ci sono persone che non hanno una casa e ci sono tutte le nuove povertà più difficili da riconoscere e aiutare».