La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso

Truffa delle criptovalute, indagato per riciclaggio un imprenditore del Sassarese

di Nadia Cossu
Truffa delle criptovalute, indagato per riciclaggio un imprenditore del Sassarese

Il 45enne nell’occhio della Procura: spariti i soldi dei risparmiatori

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Sassari La tentazione del guadagno facile, immediato. Era sufficiente mettere dieci, venti, trenta “like” su foto e video che pubblicizzavano una nota società che gestisce una piattaforma di scambio di criptovalute e – secondo quanto gli era stato prospettato da due gentili operatrici – avrebbe incassato parecchi soldi.

Un imprenditore 45enne di un paese del Sassarese è stato indagato dalla Procura di Genova per riciclaggio (reato che prevede dai 4 ai 12 anni di reclusione). «Sono io la vera vittima» continua a ripetere al suo avvocato Antonio Secci ma in attesa che le indagini facciano il loro corso dovrà trovare il modo di difendersi da un’accusa molto pesante.

Tutto è iniziato quando su Telegram l’uomo riceve un messaggio dove viene invitato da un’operatrice a mettere un certo numero di “like” nelle foto di un’exchange di criptovalute. In cambio avrebbe ricevuto soldi, che però non arrivano. Lui si lamenta e dopo alcuni tentativi di “conciliazione” falliti gli fanno un’altra proposta. Ossia ricevere nel proprio conto corrente i versamenti di alcuni risparmiatori che avrebbe dovuto convertire in criptovalute per poi rigirarli alla società che lo aveva contattato. Il suo guadagno? Per ogni versamento avrebbe trattenuto il 20/30%. Ma a un certo punto un risparmiatore lo rintraccia e protesta perché gli investimenti non fruttano, nonostante le promesse. Non vede indietro nessun soldo e lo denuncia. L’imprenditore prova a difendersi, a spiegare che non è lui la persona a cui devono chiedere conto, bensì la società che avrebbe dovuto procedere con l’accredito delle somme. La Procura va avanti e iscrive il suo nome nel registro degli indagati con l’ipotesi di riciclaggio. 

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