Morti sul lavoro, la moglie di Angelo Serra: «Nessuno muoia più come lui»
Venerdì 19 dicembre la consegna a Sassari delle borse di studio in memoria dell’operaio di Nulvi
Sassari Un errore, una distrazione, la fretta di tornare a casa. Un carico sistemato male, un movimento imprevisto del mezzo, un gesto scontato, ripetuto. È da lì che nasce una storia che ora parla ai ragazzi e alle ragazze delle scuole sassaresi, trasformando una tragedia in educazione, memoria e impegno civile. Venerdì 19 dicembre alle 10, all’Auditorium Metropolitano di via Monte Grappa di Sassari, si terrà la cerimonia conclusiva del progetto “Angelo Serra.25 – A Scuola… Al Sicuro”, con la consegna delle borse di studio dedicate.
L’iniziativa è promossa dall’associazione “Aesse... Al Sicuro”, con il patrocinio di Regione, Comune di Sassari, Città metropolitana di Sassari e Inail, ed è nata in memoria di Angelo Serra, operaio di Nulvi morto in un incidente sul lavoro nel 2018. Un nome che, da cinque anni, diventa occasione di riflessione per le nuove generazioni sui temi della sicurezza, della prevenzione e della responsabilità.
Nel corso dell’edizione 2025 il progetto ha coinvolto gli studenti degli istituti Ipia-Agrario “Pellegrini”, ITI “Angioy” e Liceo Spano, protagonisti di sei incontri formativi curati da professionisti. Venerdì, alla presenza delle autorità e dell’atleta paralimpico Giovanni Achenza, saranno premiati i migliori elaborati con targhe e borse di studio. «A Scuola al Sicuro non è solo un progetto: è la mia promessa ad Angelo – dice Tiziana Manchia, moglie di Angelo Serra e promotrice del concorso - la promessa che nessun altro debba morire come lui».
.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=0cedc2d)