La Nuova Sardegna

Resistenza: Mattarella, 'debitori a coraggio internati per nostra libertà'

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Roma, 19 set. (Adnkronos) - "I militari, abbandonati a loro stessi dopo l’8 settembre, che difesero l’onore della Patria rifiutando l’arruolamento nell’esercito tedesco o in quello di Salò sapevano di compiere una scelta di grave rischio sul piano personale. Tanti pagarono con la vita. Tanti morirono nei lager tedeschi. Tutti patirono sofferenze immani vivendo in condizioni di sostanziale schiavitù per un anno e mezzo. Sofferenze e ferite non cancellabili. La libertà di cui oggi ci gioviamo ha un debito verso il coraggio di questi uomini". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata degli Internati militari. "Patrioti -ha ribadito il Capo dello Stato- che nei campi tedeschi sono stati privati della stessa loro identità e ridotti a un numero, che hanno respinto lusinghe e promesse quando è stato loro proposta la rinuncia alla loro dignità di italiani in cambio di una scarcerazione. Patrioti che, nelle baracche, dopo il lavoro, hanno cominciato a tessere i fili di quelle relazioni solidali, di quell’etica collettiva che sarebbe diventata l’humus di un nuovo inizio per l’Italia". "Circa 650 mila sono stati i militari –con loro anche tanti civili- che hanno pronunciato quel no a una richiesta imperiosa e gravida di minaccia, contraria alla loro coscienza. Un numero enorme, che merita di essere sottolineato, anche perché non si è formato sulla base di un ordine o di una indicazione istituzionale ma è sorto da una loro personale, consapevole scelta. La confusione seguita all’8 settembre poteva indurre a scelte diverse, più convenienti. Invece la risposta, così ampia, dei militari italiani è stata quella del rifiuto. In nome dell’Italia. Per non combattere contro altri italiani. Per non rendersi complici degli orrori che già venivano alla luce. Per non piegarsi davanti a chi si presentava da nemico e pretendeva sudditanza. Le scelte coraggiose dei militari italiani hanno avuto anche un peso effettivo sugli eventi. Quelle scelte -ha concluso Mattarella- hanno reso più debole l’occupante e favorito anche concretamente la Liberazione".
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