La Nuova Sardegna

Resistenza: Mattarella, 'fascismo si contrappose a Nazione, patrioti espressero sentimenti Paese'

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Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Tra le vicende tragiche seguite all’Armistizio certamente un valore di simbolo di resistenza è stato assunto dallo scontro armato che la Divisione Acqui ingaggiò con le truppe tedesche a Cefalonia e Corfù. Migliaia di italiani caddero tra ufficiali e sottufficiali, tra morti in combattimento e trucidati dopo essere stati fatti prigionieri. È stata Resistenza quella dei militari catturati o uccisi nei Balcani o nelle diverse isole della Grecia, dei militari fatti prigionieri all’arrivo nelle città italiane delle forze occupanti tedesche. Nei no pronunciati allora ci sono ragioni morali e civili, nate certamente dalla fedeltà al giuramento alla corona e all’Italia, rafforzate da ragioni di coscienza e dal senso di umanità e della propria personale dignità". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata degli Internati militari. "A determinare la scelta di così tanti no -ha sottolineato il Capo dello Stato- vi fu indubbiamente la percezione di un tradimento profondo del regime. Nel farsi vassallo del nazismo il regime rese evidente la distanza dai valori più profondi del popolo italiano. Il fascismo si contrappose di fatto alla nazione e spinse quanti nella cultura patriottica e risorgimentale erano stati formati a cercare una nuova casa da edificare per esprimere i sentimenti del Paese".
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