La Nuova Sardegna

Sos dalla Russia

Addestramento nelle scuole: Putin prepara i nuovi militari

di Filippo Spina*
Addestramento nelle scuole: Putin prepara i nuovi militari

I giovani imparano a utilizzare i droni e studiano su libri di testo specializzati: un’iniziativa che ricorda la gioventù hitleriana

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Negli ultimi tempi sono arrivate notizie dalla Russia tramite varie fonti (tra cui l’intelligence britannica) di un’iniziativa governativa per addestrare personale militare nelle scuole civili russe. Queste misure nascono probabilmente dalle criticità emerse tra le forze d’invasione russe durante le loro offensive contro i territori ucraini. Consistono principalmente in progetti scolastici nei quali studenti vengono addestrati da personale militare all’operazione di sistemi d’arma senza pilota (droni) e anche tramite libri scolastici specializzati che hanno ricevuto lo status di libro di testo scolastico, di fatto promuovendone l’adozione. Inoltre alcuni studenti addirittura lavorano per costruire e progettare ulteriori sistemi da mandare al fronte, spesso con espedienti e compromessi alquanto “originali”, come bottiglie usate come serbatoi di carburante. Il presidente russo Putin la chiama “educazione patriottica”, ma questi progetti non ci sono forse familiari? Per trovare paralleli storici non dobbiamo neanche lasciare la nostra bella Italia. Sono infatti conosciuti Balilla dell’era fascista, anch’essi atti a preparare una generazione di combattenti tramite addestramento di matrice militare. è forse più famosa a livello internazionale la Gioventù Hitleriana, anch’essa dedicata ad addestrare i bambini dalla più giovane età alla carriera militare, di fatto generando varie divisioni di fanteria e corazzati durante la seconda guerra mondiale. Dobbiamo quindi temere una nuova generazione di combattenti russi? Di fatto il vero problema che questa iniziativa, rimandante ad un periodo buio della nostra storia europea e nazionale, rappresenta non è il numero di combattenti che verranno addestrati dalla Russia tramite questi e altri stratagemmi. Infatti ciò che rende questo sforzo del presidente Putin assai preoccupante è il fatto che questa nuova generazione di soldati non sarà mai certo pronta a scendere in campo prima di molto tempo, da misurarsi nell’arco di anni, e dunque questa misura non può essere per tentare di contrastare le forze ucraine che si battono contro la Russia per loro libertà da ormai quasi 4 anni, ma per qualcos’altro.

Dunque per quale motivo la Russia sta addestrano tante nuove truppe tramite un sistema che pare atto a militarizzare la sua intera società se non per qualche futura guerra? È forse questo il primo atto dei preparativi di qualcosa di ancora peggiore dell’affronto alla libertà che stiamo vedendo perpetrato ad oggi? Chi potrebbe mai essere il prossimo bersaglio delle pretese territoriali della Russia? Gli episodi registrati nelle ultime settimane di invasione dello spazio aereo Nato da velivoli con e senza pilota, e le flotte di droni che dopo la loro prima apparizione in Polonia il 9 settembre continuano ad apparire per tutta l’Europa sono forse indicatori di una minaccia incombente anche sulla nostra libertà? Solo il tempo potrà dare una risposta certa, ma è da sperare che se quel giornomai arrivasse noi non ci facciamo trovare spauriti e inchiodati, ma impavidi e diritti dinanzi alle sferzate delle minacce e dell’ingiustizia.

*Filippo frequenta il Liceo Azuni a Sassari

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