La Nuova Sardegna

Giustizia: Costa (FI), 'riforma è nell'interesse del cittadino più debole'

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Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "La riforma della giustizia è nell'interesse del cittadino, soprattutto quello più debole. Il cittadino debole se finisce nell'ingranaggio della giustizia da innocente, è quello su cui restano le cicatrici più grandi, perde il lavoro, si incrinano i rapporti familiari. Noi oggi abbiamo uno strapotere, soprattutto durante la fase delle indagini preliminari, della procura sulla difesa e sul giudice. Le accuse diventano oro colato, e le assoluzioni arrivano dopo anni". Così Enrico Costa deputato di Forza Italia e vice presidente della commissione Giustizia della Camera dei Deputati intervenendo a Sky Start. "Sulla responsabilità civile - prosegue - dal 2010 al 2024 sono state 12 le condanne per responsabilità civile di magistrati del nostro paese. Questo fa capire come la legge attuale faccia acqua da tutte le parti. Il Csm ogni 4 anni deve scrivere le valutazioni di professionalità. Se noi abbiamo il 99,47% nel 2021, 99,23% nel 2022, 99,41% nel 2023 di valutazioni positive di magistrati, significa che il Csm non fa il suo lavoro, perché le correnti proteggono gli iscritti". "Abbiamo un paese in cui la giustizia è perfetta per cui il oltre il 99% dei magistrati meriti una valutazione positiva? Io penso proprio di no. Dal 2017 al 2024 ci sono state 5933 ingiuste detenzioni e appena 9 sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati. Lo Stato però ha pagato 250 milioni di euro di risarcimenti", conclude.
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