La Nuova Sardegna

Anatomo-patologi: "Totalmente digitale solo il 35% dei laboratori"

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Roma, 3 dic. (Adnkronos Salute) - I referti di anatomia patologica sono sempre più importanti nella pratica clinica anche per indirizzare le terapie, fornire prognosi precise e favorire così la medicina di precisione. In Italia solo il 35% dei laboratori di anatomia patologica è completamente digitale e in grado di preparare diagnosi al monitor: il ricorso esclusivo al 'vetrino digitale' non è quindi ancora garantito sull'intero territorio nazionale. L'ammodernamento non è più rinviabile in quanto le nuove tecnologie, a partire dall'intelligenza artificiale, stanno trasformando rapidamente il lavoro degli specialisti. E' uno dei temi principali del 10° Congresso triennale della Società italiana di anatomia patologica e citologia diagnostica (Siapec-Iap), che si apre oggi a Milano e vede riuniti per 4 giorni oltre 900 specialisti provenienti da tutta Italia. "Fino a pochi anni fa ci limitavamo a individuare la malattia attraverso analisi di campioni di tessuto e di cellule prelevate dall'organismo - sottolinea Filippo Fraggetta, presidente della Siapec-Iap - Ora alla patologia siamo in grado di associare tutta una serie di parametri che consentono una maggiore personalizzazione sia della diagnosi che dei trattamenti. Il ricorso alla medicina di precisione già avviene per i tumori solidi e del sangue, le patologie infiammatorie croniche dell'intestino, le malattie autoimmuni e reumatologiche o i trapianti d'organo. La nostra attività non è più limitata a semplici analisi di laboratorio eseguite al microscopio. Alcuni laboratori di anatomia patologica stanno approfittando delle risorse previste dal Pnrr per riammodernare le proprie tecnologie e passare finalmente dall'analogico al digitale. Bisogna però accelerare nell'implementazione della digitalizzazione di tutte le strutture sanitarie, che devono essere in grado di accogliere le innovazioni portate dall'Ia". "Gli anatomo-patologi devono rispondere alle sempre maggiori richieste di informazioni che arrivano dalla pratica clinica ordinaria - prosegue Fraggetta - Riscontriamo tuttavia nel nostro lavoro non solo alcune carenze tecnologiche, ma anche ridotte risorse umane. Il numero degli specialisti è insufficiente e ciò può rendere più difficile il lavoro di interi reparti ospedalieri. Ci sono stati anni accademici, nelle facoltà di Medicina, in cui solo il 30% dei posti delle scuole di specializzazione veniva effettivamente occupato. Nel 2025-26 vi è stata una positiva inversione di tendenza e siamo arrivati a quasi il 70%. La carenza di professionisti - precisa - può essere solo in parte colmata dal ricorso alle nuove tecnologie". "Dobbiamo rendere più attrattiva la nostra disciplina a partire dalle scuole di Medicina - osserva Angelo Paolo Dei Tos, presidente eletto Siapec-Iap - Un'altra priorità dei prossimi anni deve essere incrementare l'automazione dei servizi di anatomia patologica sull'intero territorio nazionale. La robotica e altri sistemi automatici possono efficientare e migliorare l'intero percorso di preparazione e analisi dei campioni di tessuto. L'obiettivo finale resta quello di generare referti più accurati che consentano la migliore selezione dei trattamenti e delle terapie. Un esempio concreto di questa indispensabile innovazione è rappresentato dall'oncologia di precisione. La caratterizzazione delle alterazioni genetiche dei tumori e dell'individuo sono capisaldi della battaglia contro il cancro - evidenzia - Come anatomo-patologi siamo al centro dei team multidisciplinari e ci interfacciamo costantemente con gli altri clinici, durante l'intero percorso di cura. Attraverso il confronto con le diverse figure professionali forniamo la corretta interpretazione dei dati morfologici e molecolari, e favoriamo una scelta più adeguata delle strategie terapeutiche". Al termine del congresso di Milano - informa la società scientifica in una nota - ci sarà l'elezione del nuovo direttivo nazionale che guiderà per il prossimo triennio la Siapec-Iap. Sono inoltre previste le relazioni dei 24 diversi gruppi di studio della società scientifica, che presenteranno gli aggiornamenti relativi al lavoro svolto negli ultimi anni. "Ampio spazio dell'evento è dedicato ai giovani specialisti - spiega Emanuela Bonoldi, del comitato organizzatore del 10° Congresso nazionale Siapec-Iap - Rappresentano infatti una preziosa risorsa per la Siapec-Iap e per l'intero sistema sanitario nazionale. Non solo nella pratica clinica quotidiana, ma anche nella ricerca medico-scientifica, l'anatomo-patologo può dare un contributo fondamentale. Le nuove metodiche e tecnologie consentono di far emergere dati molto specifici per uno studio più dettagliato di ogni singolo caso di patologia. Sono tutte informazioni preziose - conclude - per affinare gli strumenti diagnostici-terapeutici finora disponibili o crearne di nuovi e più efficienti".
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