Con un libro doni anche il pensiero libero
Leggere aiuta a capire, a conoscere e a formarsi un’opinione: così possiamo crescere
Gli italiani com’è noto, sono il popolo che legge di meno in Europa, quindi seguendo i tempi in cui viviamo viene da chiedersi: Oggi chi legge ancora i libri classici? E in futuro chi leggerà ancora un libro? Tuttavia queste domande non vengono percepite dai giovani e dalla società come un problema; leggere comporta disciplina, tempo e concentrazione mentre leggere sui social è un’attività immediata spesso ridotta ad una lettura di sintesi, diretta conseguenza del mondo in cui viviamo che ci conduce verso la fretta, la frenesia e verso l’acquisizione di concetti e notizie immediate in tempi molto rapidi. E purtroppo verso un pensiero sempre meno critico. Quindi è lecito chiedersi fino a quando useremo i libri, fino a quando il libro sopravviverà, fino a quando le belle librerie che ancora resistono nelle vie più importanti delle nostre città non verranno sostituite da attività considerate più redditizie ma anche – senza offesa per nessuno – più futili?
La libreria è un centro aggregante, si trova di tutto, invita alla lettura e spesso dalla libreria e da proprietari coraggiosi nascono importanti attività culturali che danno una sveglia alla noiosa vita di paese. Si fanno conferenze – presentazioni di libri per adulti e bambini e ci si confronta con temi e notizie che ci spingono ad aprire la mente e gli orizzonti. Leggere aiuta a conoscere, a capire, a formarsi una opinione. Dunque a scegliere. Il libro è bello come “oggetto”. È bello regalare un libro e ricevere un libro in dono appaga anche la nostra idea di possesso; non a caso in Italia l’e-book non ha mai avuto successo. Quindi ritorniamo nelle scuole, nei nostri paesi e nelle nostre librerie a rivalutare i libri e la lettura: sicuramente miglioreremo noi stessi e la nostra società.
*Michele frequenta l’Istituto Agrario a Bono
