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Primo gol di Daniele Ragatzu con la maglia del Gubbio

Daniele Ragatzu
Daniele Ragatzu

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 CAGLIARI. L'ultimo gol in A l'ha firmato col Bologna, lo scorso 6 marzo. Da allora, un lento e difficile arrivederci. Quasi come dover staccare con le pinze dalla pelle gli anni in rossoblù. Ecco perché il trasloco in Umbria gli è sembrato una montagna impossibile da scalare. Ma è servito. E domenica la risposta è arrivata secca: gol partita nel 2-1 con la Nocerina. Daniele Ragatzu, storia di un bomber di talento. Dal sorriso facile e l'esistenza complicata. Tecnica a quintali, forza fisica e fiuto sotto porta capace di conquistare Allegri e Donadoni. Ma anche i rimproveri di Lopez, Conti e Cossu. La prima rete in B è un bel segnale. E non solo perché ha marchiato la prima vittoria tra i cadetti del Gubbio. Ma perché può dire tanto sul futuro del cagliaritano.  Classe '91, Ragatzu nasce nelle giovanili del Quartu, passa alla Ferrini e quindi al Cagliari. Brucia le tappe: il 1º marzo 2009 debutta a Torino con la Juve prendendo il posto di Matri. Il 10 aprile a Firenze segna il suo primo gol in A: ha 17 anni. L'anno dopo gioca otto gare e segna due reti. Nel 2010/11 conta 12 gare e un gol. Con l'Italia under 16 ha 13 presenze e 6 reti, 3 in 8 gare con l'Under 17. "Questa è l'annata giusta, non posso sbagliare" diceva a fine campionato senza sapere che sarebbe emigrato. "Ragatzu deve crescere lontano dal Cagliari. Qui dà tutto per scontato, giocherebbe gratis. Mi ricorda mio figlio che da solo non va neanche a Roma" aveva scherzato Cellino spiegando l'addio.  Il prestito al Gubbio come scuola di vita, ancor prima che per diventare calciatore a tutto tondo. Lui, pare aver capito. Anche perché si tratta di preparare al meglio un rapido rientro alla base. Quella con i colori rossoblù. (m.f.)
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