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Il presidente dà l’addio al suo Taloro

Il presidente dà l’addio al suo Taloro

Antonio Lavra ha deciso di lasciare: stacco necessario, grazie a tutti

20 maggio 2013
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GAVOI. Mentre molte società sono ancora impegnate in scontri salvezza e promozione, il Taloro si gode il meritato riposo.

Dopo un'annata snervante ma piena di soddisfazioni culminata con la conquista del quinto posto, con qualche rimpianto per i mancati play off,vedi il pari interno col Castelsardo e il gol beffa subito su un innocuo fallo laterale col Lattedolce. Ma i se e i ma contano poco, la certezza è che il piccolo centro barbaricino è nell'elite del calcio isolano.

La notizia del giorno è molto rumorosa: il presidente Antonio Lavra lascia. Un addio che arriva dopo 14 anni sulla breccia, i 3 di presidenza culminati con due quinti posti, una vittoria in coppa Italia, gli spareggi nazionali col Marino Romano, campioni regionali juniores,sconfitti agli spareggi nazionali col Tor Tre Teste, traguardo sfiorato l'anno prima per la sconfitta in finale col Fertilia. E ancora: un eccellente secondo posto nel torneo allievi che darà diritto di accesso al torneo regionale e tante soddisfazioni arrivate da tutto il settore giovanile.

Ma il presidente ormai ha comunque deciso: «Lascio con rammarico, ma è necessario che stacchi, serve un attimo di riflessione. Di sicuro non mi allontanerò definitivamente dalla società.Voglio ringraziare tutta la dirigenza e particolarmente il gruppo femminile, attivissimo durante tutta la stagione, i nostri impagabili tifosi e tutte le persone che ci sono state sempre vicine,tutto lo staff tecnico, gli atleti della prima squadra, delle giovanili e i genitori dei ragazzi del circondario che hanno accompagnato i loro figli. L'unico neo è stata la pesantezza delle squalifiche, 38 giornate in una stagione mi sembra esagerato. Specie sul giocatore simbolo Roberto Mele, appiedato per 5 turni, un calciatore leale che non viene tutelato a dovere in quanto finisce tutte le gare sanguinante. In conclusione spero che il mio sostituto prosegua in questa direzione per il bene di questa stupenda società».

Peppino Mulas

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