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Sedici gli uruguaiani con la maglia rossoblù

di Enrico Gaviano
Sedici gli uruguaiani con la maglia rossoblù

CAGLIARI. Diventa più folto il gruppo di giocatori uruguaiani che hanno vestito la maglia rossoblù. Con l’esordio di Matias Vecino, nella parte finale di Cagliari-Fiorentina, sono infatti 16 i...

04 febbraio 2014
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CAGLIARI. Diventa più folto il gruppo di giocatori uruguaiani che hanno vestito la maglia rossoblù. Con l’esordio di Matias Vecino, nella parte finale di Cagliari-Fiorentina, sono infatti 16 i calciatori del piccolo paese sudamericano ad aver disputato almeno una partita con la squadra rossoblù. Sarebbero 17 se non fosse che un calciatore, tesserato nel 2007-2008, Sebastian Ramon Escobar, non fu mai utilizzato. La pattuglia uruguaiana è sempre quella più numerosa della legione straniera schierata dal Cagliari. A debita distanza, infatti, segue il Brasile, salito a quota 7 giocatori utlizzati dopo l’esordio, sempre in Cagliari-Fiorentina, del giovane Adryan, proveniente dal Flamengo.

Fra i calciatori uruguaiani, quello che vanta il maggior numero di presenze è proprio l’attuale allenatore rossoblù Diego Lopez, con 314 presenze. A distanza, segue il guerriero Nelson Abeijon, che ha giocato 161 volte in rossoblù. Quindi, a seguire ci sono Pepe Herrera (148 partite), Fabian O’Neill (120), Enzo Francescoli (98), Dario Silva (89). Più distanziati ci sono Daniel Fonseca (50 gettoni), Joe Bizera (35) e Matiàs Cabrera (23). A quota 10, due attaccanti che non hanno lasciato un buon ricordo a Cagliari: Luis Romero e Waldemar Victorino, il primo uruguaiano in assoluto della storia del Cagliari. Proseguendo nella graduatoria, troviamo Pablo Ceppelini con 9 partite, il portiere Fabian Carini con8, Marcelo Tejera con 5 e Horacio Peralta e Matia Vecino con 1. Il miglior marcatore è Dario Silva con 20 reti (7 in A e 13 in B)) seguito da Francescoli e Fonseca con 17 e Pepe Herrera con 13. O’Neill, invece, è a quota 12 (10 in A). Nutrita anche la serie di allenatori, ben 4: Ettore Puricelli , nel lontano 1967-68, quindi Oscar Tabarez, Gregorio Perez e, appunto, Diego Lopez.

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