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Spettacolo di Destro, il Cagliari affonda Salvezza meno sicura

di Roberto Muretto
Spettacolo di Destro, il Cagliari affonda Salvezza meno sicura

Due distrazioni fatali e la Roma non si fa pregare Inutile il gol realizzato da Pinilla su rigore nel finale

07 aprile 2014
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INVIATO A CAGLIARI. Due distrazioni gravi, letali. La Roma non perdona e colpisce in entrambe le occasioni con Destro portandosi a casa tre punti che fanno scendere (per una notte) a -5 il gap dalla Juventus. L'attaccante fa tripletta nella parte finale affondando un Cagliari che da tempo aveva alzato bandiera bianca. Inutile il rigore trasformato da Pinilla. Serve solo per le statistiche. Una sconfitta che poteva essere messa nel conto ma quello che ha quasi dell'assurdo è il modo come è maturata. Non si possono lasciare praterie a un avversario che ha nelle ripartenze la sua arma micidiale. I rossoblù hanno pagato a carissimo prezzo un atteggiamento sbagliato, senza senso. C'era bisogno di sbilanciarsi in questo modo? Doveva essere la formazione di Garcia a fare la partita. Al Cagliari un punto sarebbe andato benissimo. Invece i sardi hanno messo sul piatto d'argento la gara a una formazione che ha tanta qualità e sa come colpire al momento giusto.

Le scelte. La novità è al centro della difesa. Non c'è Del Fabro al fianco di Astori ma Oikonomou. E' la prima del greco (che sostituisce lo squalificato Rossettini) da titolare. Cossu si riprende il posto dietro le punte, Ekdal gioca a sinistra a centrocampo, con Dessena dalla parte opposta. In avanti è Pinilla a fare coppia con Nenè. Non ci sono sorprese, invece nella Roma. Garcia lascia Totti in panchina, proponendo Florenzi nel tridente con Destro e Gervinho. Nainggolan torna al Sant'Elia da avversario per la prima volta. Tanti applausi.

Possesso palla. E' una partita molto tattica. Le squadre si annullano a vicenda accorciando gli spazi e mai offrendo il fianco alle ripartenze. Pinilla e Nenè sono troppo statici e per la difesa della Roma non è un problema tenerli a bada. Dall'altra parte, Pjanic, Gervinho e Nainggolan si scambiano continuamente la posizione e non danno punti di riferimento. Mano mano i giallorossi guadagnano metri, mentre il Cagliari si abbassa e la cosa non piace a Lopez che richiama più volte i suoi dalla panchina.

L’errore. Il Cagliari su una palla inattiva si sbilancia e lascia una prateria per il contropiede della Roma. Destro ne approfitta.serve sulla corsa Gervinho, Avramov gli ribatte la conclusione, riprende lo stesso attaccante, ricambia l'assist per il compagno che da due passi mette dentro. Al primo errore i rossob lù vengono puniti e la partita diventa in salita. Il Cagliari ha una reazione e un paio di volte crea delle situazioni pericolose. Manca la zampata vincente. C'è anche un braccio sospetto di Benatia ma il tocco non è volontario.

Confusione. Al ritorno in campo nella Roma c'è Torosids che rileva Romagnoli, in sofferenza nella prima frazione. Si fa male Ekdal, dentro Eriksson. Ti aspetti un Cagliari determinato, invece i rossoblù si lasciano prendere dalla foga e commettono una lunghissima serie di errori. I giallorossi ne approfittano mettendo in ghiaccio la partita ancora con Destro e ancora su un contropiede partito da Nainggolan. E' un colpo durissimo. Dentro Ibarbo, fuori Nenè. Una mossa tardiva.

Notte fonda. In campo anche Ibraimi per Cossu. Ma è la Roma ad andare ancora asegno con il solito Destro che si beve Avelar e mette in rete senza pietà. Il Sant'Elia schiuma di rabbia. Cori contro i giocatori e soprattutto contro Cellino, insultato in modo pesante. Benatia commette fallo da rigore su Pinilla, il cileno trasforma. E' una sconfitta che rischia di lasciare il segno. Non tanto sulla classifica ma soprattutto sul morale di una squadra che sta pagando, dopo aver indossato a lungo la corazza, tutto quello che gli sta accadendo attorno. Mancano sei partite, la salvezza non è raggiunta e la situazione, con l’esonero di Lopez, si fa sempre più complicata.

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