Dinamo Sassari verso il playoff: un’autostrada per l’Eurolega
Il caso Siena apre nuove prospettive alle squadre italiane senza licenza Uleb: il Banco se arriva in semifinale può sognare
SASSARI. Un quarto di finale che può valere l’Eurolega. Se lo scenario immediato della Dinamo è la gara1 dei playoff scudetto in programma lunedì al PalaSerradimigni contro l’Enel Brindisi, la prospettiva a media scadenza è quella di trovare un pertugio per infilarsi, dopo l’pprendistato in Eurocup, nella competizione più importante. Il complicato sistema delle licenze, che in Italia sono state rilasciate solo a Milano e Siena (Roma l’ha persa poche stagioni fa), per ora lascia un’unica via sicura che è quella di vincere lo scudetto. Ma il caso Siena ha riaperto completamente il discorso e, senza voler fare gli avvoltoi, l’uscita di scena della Mens Sana dalle competizioni di alto livello lascerebbe spazio a un’altra italiana. Magari si potrebbe anche arrivare a tre, con due ammesse direttamente e una terza che potrebbe almeno partecipare al tabellone di qualificazione a otto che assegna l’ultimo posto rimasto in palio.
Solo ipotesi. Va specificato che, non essendoci un regolamento preciso, queste cose sono molto legate al board dell’Uleb che va a spulciare anche parametri non legati ai meriti sportivi. Il presupposto di tutto questo discorso, inoltre, è che Siena perda la licenza: dovesse improvvisamente uscire dai guai e riproporsi ad alti livelli, l’unico modo per accedere all’Eurolega sarebbe vincere il campionato. Altrimenti potrebbe bastare arrivare in semifinale.
La combinazione giusta. Facendo un ragionamento frettoloso, si potrebbe pensare che arrivando in semifinale e perdendo poi con Milano (ammesso che batta Pistoia, ovviamente), in caso di finale Armani-Montepaschi e successiva scomparsa di Siena dalla Serie A, la Dinamo sarebbe comunque fra le prime tre. E in caso di scudetto milanese addirittura seconda. A quel punto, potrebbe anche bussare con convinzione alle porte dell’Uleb per chiedere di essere ammessa all’Eurolega direttamente o tramite una wild-card.
Le alternative. Se Siena non dovesse arrivare in finale, piazzarsi terzi potrebbe comunque spalancare nuovi orizzonti. Perché l’Italia non potrebbe comunque avere una sola squadra in Eurolega e l’Uleb dovrebbe rivedere i parametri. In questo caso l’ipotesi più verosimile potrebbe essere quella di un posto nel girone di qualificazione, una sorta di Final 8 con in palio l’ammissione al primo girone. In tutto questo calderone, va anche aggiunto come bonus il giudizio favorevole dell’Uleb nei confronti della Dinamo e della piazza Sassari dopo due anni di Eurocup: si parla di qualità dell’organizzazione, palazzetto, vicinanza all’aeroporto della città, pubblico. E infatti l’estate scorsa alla Dinamo è stata concessa una wild-card per l’Eurocup ancora prima che venisse decretato l’allargamento della competizione a 64 squadre. L’Eurolega è un mondo più complesso, però alcuni criteri di base sono gli stessi. Un buon risultato in campionato è però vincolante: con una squadra arrivata seconda o terza la trattativa potrebbe cominciare, con una eliminata ai quarti no.
L’impegno. Questo è un altro discorso e solo la dirigenza biancoblù (che comunque ha sempre dichiarato pubblicamente di aspirare al piano superiore) può capire se sia il caso o meno di accettare la sfida. Il “training” di Eurocup (specie quest’anno) è sicuramente servito, sul versante economico il discorso è più complesso e riservato. Una cosa è certa: se l’idea è quella di giocare l’Eurolega, tra poche settimane potrebbe passare un treno importante. E arrivare in semifinale è il modo giusto per farsi trovare puntuale alla stazione.