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«Astori e Ibarbo sono i nostri tesori»

«Astori e Ibarbo sono i nostri tesori»

Salerno, ds del Cagliari, a ruota libera: «Partono solo se le offerte sono super»

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CAGLIARI. «Il presidente Cellino? È in forma e combattivo». Nicola Salerno è stato a Leeds. Tre giorni con il patron del Cagliari. Per portarsi avanti con il lavoro: «Il momento è complicato, ci sono trattative su più fronti, il riserbo è d'obbligo. La cessione del club? Il presidente sta valutando il tutto con la massima attenzione. E sbaglia di grosso chi pensa che le scelte trascurino quel che ha significato e significa il Cagliari da 22 anni per il suo modo di essere sardo e imprenditore». Il direttore sportivo è cauto. Conosce i dettagli della filosofia celliniana. Difficile dire se le carte sul piatto siano quelle giuste. «Leeds è la sua nuova scommessa. Un posto meraviglioso: la sede, lo stadio e gli impianti con sei campi da calcio, sono immersi nel verde. Pare di essere sugli Appennini, attorno ci sono i laghetti con le persone che pescano. Ma il Cagliari è e rimane il suo tesoro. Curerà rigorosamente i dettagli e vorrà avere garanzie sulla continuità gestionale. Una curiosità? Ha lo studio personale sopra la tribuna e al fianco della scrivania c'è la sua chitarra preferita».

Partiamo dal Cagliari. Che percentuali hanno Conti e Cossu di rinnovare?

«Non abbiamo parlato né della guida tecnica, né della rosa. È azzardato fare previsioni sinché ci sono trattative per la cessione. Inoltre, parliamo di due giocatori simbolo che hanno dato tutto per la squadra. Diciamo 60 e 40 per Conti e 50 e 50 per Cossu».

Anche Avramov e Nené sono in scadenza.

«Con Avramov siamo molto vicini. Nenè ha il rinnovo automatico, dipende da lui».

Si parla dell'addio di Astori e Ibarbo. Cosa c'è di vero?

«Nulla. Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta. È ovvio che si muovono solo di fronte a contropartite importanti. Per Astori, che ha chiuso alla grande la stagione, c'è il rammarico del Brasile sfumato. In ogni caso, i mondiali rallentano i contatti».

Ma non aspetterete la finale per costruire la squadra?

«No, nel giro di una ventina di giorni si marcia spediti».

Silvestri è il portiere rossoblù del futuro?

«Sì, rimarrà con noi. Così come Tabanelli. E penso al rientro anche di giovani quali Giorico e ai Primavera che hanno ruotato attorno alla squadra».

Eriksson, Del Fabro e Avelar vanno al Leeds?

«Impossibile dirlo ora. Le variabili sono troppe».

Cessione o meno, da chi riparte il Cagliari 2014/15?

«Penso ad Ekdal, Pisano, Murru, Sau».

E Pinilla?

«Ha richieste importanti e un altro anno di contratto. Vediamo cosa succede e aspettiamo la fine dei mondiali».

Si è sbloccata la questione stadio. Fiducioso?

«Società e squadra hanno fatto un miracolo: i tifosi non scordino che stare in A dopo due anni di inferno valgono lo scudetto. Spero tutto fili liscio. È stato un dramma».

Mario Frongia

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