Drake: «Triste ma devo andare via»
L’americano saluta i tifosi su Twitter mentre il presidente della Dinamo Sardara attende la risposta dell’Eurolega
SASSARI. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi o nutriva ancora qualche speranza di vedere ancora Drake Diener in maglia Dinamo, ha pensato il diretto interessato ad affossarle definitivamente in un addio che si è consumato sui social network. Qualche giorno fa era stato il presidente biancoblù Stefano Sardara a comunicare su Facebook la separazione dal campione americano, ieri Drake ha utilizzato Twitter per salutare i tifosi sassaresi: “Tifosi della Dinamo, grazie mille per gli ultimi tre anni. Sono molto triste per la partenza, ma la mia famiglia è pronta per un’altra avventura. I miei figli sono sardi per sempre e ricorderemo per sempre la generosità, lo spirito della gente e i miei amici sassaresi. Ci vediamo. DD”.
Il futuro di ManDrake. Se lo chiedono in tanti, probabilmente non lo sa di preciso nemmeno lui anche se è chiaro che non può aver rescisso un contratto importante per poi fare una puntata al buio sul mercato europeo. Accettato anche il fatto che la partenza di Travis e una stagione difficile da eguagliare (Coppa Italia, semifinale playoff, titolo di Mvp del campionato, ottavi di finale di Eurocup)possano aver chiuso il suo ciclo a Sassari, è chiaro che a 33 anni Drake vuole chiudere la carriera in una squadra in grado di fargli un’offerta di un certo tipo, anche a costo di accettare un ruolo diverso da quello ricoperto nella Dinamo. In Russia sicuramente pagano bene ma i disagi della stagione, con continui voli di diverse ore, città immerse nel nulla e un clima tremendo (ma questo forse è l’ultimo problema per un uomo che è abituato a vivere nel Wisconsin) non sono semplici da affrontare. Le alternative possono essere solo in Turchia, Grecia e anche in Spagna. Una sua firma in Italia sembra invece da escludere.
Il futuro della Dinamo. Quello di Jeff Brooks è stato un bel colpo ma il mercato vero deve ancora cominciare. Ed è legato alla decisione di domani dell’Eurolega, nel board che comincerà alle 11 e presumibilmente si concluderà nel pomeriggio. La Dinamo ci crede e si sente in corsa per meriti sul campo e potenzialità societarie, ma dato che la decisione dipende dall’Eurolega in maniera autonoma non si può essere sicuri fino alla fine. «Moralmente ci sentiamo noi gli aventi diritto alla licenza persa da Siena – dice il presidente Sardara – ma è chiaro che l’Eurolega farà le sue valutazioni, sulla base di tanti fattori, ed è libera di assegnare il posto a un’altra società». Di sicuro è escluso il discorso wild-card. Intanto perché non è, diciamo così, comodissimo cominciare la stagione pagando qualche centinaia di migliaia di dollari solo per partecipare a una manifestazione, e poi perché «riteniamo di aver meritato sul campo la partecipazione – dice ancora Sardara –, entrare in maniera diversa non ci interessa. E questo lo abbiamo già detto al commissioner Jordi Bertomeu».