La Nuova Sardegna

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Nibali non si ferma e pensa al Mondiale

Il vincitore del Tour de France, però, preferisce non sbilanciarsi: «Alla Vuelta potrei correre da leader come da gregario»

29 luglio 2014
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ROMA. La prima notte da nuovo re di Parigi è passata, ma per Vincenzo Nibali nulla sembra essere cambiato. Nonostante il trionfo al Tour de France, infatti, il corridore messinese conferma la sua umiltà. Lo 'squalo dello Stretto’, dopo aver confessato ai microfoni del Tg1 di essere «arrivato a letto soddisfatto e con il sorriso, ma stanchissimo, come se avessi fatto una tappa sulle Alpi o sui Pirenei», non se la sente di fare proclami in vista della rassegna iridata in programma tra due mesi in Spagna, a Ponferrada.

«Dopo il Tour non è facile comunque preparare il Mondiale, in base alla condizione vedremo se essere lì competitivi al massimo da leader, o per un supporto alla squadra perchè sono capace anche di fare il gregario. Vedremo» spiega Nibali, ancora emozionato dal fresco successo nella Grande Boucle e dai complimenti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Quando ho visto il messaggio ho pensato: sono cose che non capitano tutti i giorni, quindi fa molto piacere, la gioia è grande. Non so ancora per quando sarà l'invito a Palazzo Chigi, ma non mancherò».

«S’ anche il premier Renzi mi ha trasmesso il grande affetto degli italiani».

«Se Vincenzo dovesse arrivare in queste condizioni di forma al Mondiale potrebbe anche vincerlo». Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, non nasconde che l'exploit di Vincenzo Nibali al Tour de France potrebbe portarlo ad essere tra i favoriti alla rassegna iridata. Il ct azzurro, tuttavia, non nasconde che il circuito iridato nasconde parecchie inside: «Non è il percorso ideale per lui, in totale il dislivello è di 4200 metri, ma con un Nibali del genere...». «Ci siamo parlati già questa mattina e tra una settimana ci vedremo per fare il punto. La vittoria del Tour, d'altronde il punto massimo di una carriera, la consacrazione, e ci sta che scombussoli tutto quanto - ammette Cassani -, ma lui ha sempre dimostrato un attaccamento speciale alla maglia azzurra».

Intanti a Londra lo chef siciliano Pimo Ragona ha voluto onorare la vittoria del Tour de France da parte del messinese mettendo nel suo menu un piatto speciale: pesce spada alla griglia con pomodorini di Pachino, tutto condito con olio, origano e limone di San Michele di Ganzaria, suo paese d’origine.

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