La Nuova Sardegna

Sport

parola a walter zenga

«Io in Sardegna? Solo voci ma la mia porta è aperta»

«Io in Sardegna? Solo voci ma la mia porta è aperta»

DUBAI. «Ho fatto una scelta di vita, sto con la mia famiglia a Dubai in un posto dove la qualità della vita è altissima. Ho concluso l'esperienza con l'Al Jazeera e mi sono preso una pausa di...

23 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





DUBAI. «Ho fatto una scelta di vita, sto con la mia famiglia a Dubai in un posto dove la qualità della vita è altissima. Ho concluso l'esperienza con l'Al Jazeera e mi sono preso una pausa di riflessione, direi un anno sabbatico. Mi guardo attorno e penso positivo, vedremo quel che succederà».

Così Walter Zenga da Dubai, ha risposto alla domanda se sia in procinto di tornare in Italia, e magari di andare al Cagliari, dove il suo nome circola come possibile successore di Zdenek Zeman. «Chiudere le porte a qualcuno o a qualcosa non va bene - ha detto ancora Zenga -. Ho avuto delle opportunità durante questi mesi, e le ho accantonate perchè avevo in mente che potesse accadere qualcosa per tornare all'Inter. Ma ora è un discorso ormai chiuso e abbondanato».

Con l’ex portiere dell’Inter è stata l’occasione per parlare di come vanno le cose in Italia. «La Roma potrebbe pagare l’assenza di Gervinho che sarà impegnato in Coppa d’Africa. Gennaio sarà importante per la Juve e i giallorossi. Non vedo una vera favorita, stanno facendo una corsa da sole e per il terzo posto c’è equilibrio».

Walter Zenga ha poi dato gli Oscar dell’anno: «I miei vanno a Di Francesco e Sarri per il lavoro che stanno facendo a Sassuolo ed Empoli con tanti giocatori italiani, alle due squadre genovesi e una citazione per Stramaccioni che sta facendo bene a Udine. I giovani portieri italiani stanno trovando molto spazio mai come quest’anno, mi convincono Leali, Perin, Cragno. Facciamoli giocare i giovani, non deve esserci la paura di rischiare», ha aggiunto.

Su Mancini e l’Inter: «Vedremo cosa dirà il futuro, aspettiamo». Si è fatto un’idea del perché l’Inter non le affida la panchina sebbene una grossa fetta della tifoseria nerazzurra non veda l’ora?: «Ho iniziato ad allenare più di dieci 10 anni fa negli Stati Uniti, ho fatto il mio percorso. C’è chi nasce con la camicia e chi deve comprarsela».

Primo piano
Tribunale

Inchiesta Monte Nuovo: ecco la lista dei 34 imputati

Le nostre iniziative