Tutti in campo con Vincenzo Cosco
L’allenatore della Torres malato di cancro ha ricevuto attestati di solidarietà dalla squadra e da tutto il mondo del calcio
SASSARI. Sconcerto e dolore, insieme alla speranza. Alla fine la forza di volontà e la fede di Vincenzo Cosco prevaranno nella lotta contro il cancro col quale l’allenatore molisano si era confrontato, vincendo, già 18 anni fa. Adesso una nuova sfida.
Ad annunciare che il male si è nuovamente manifestato è stato lo stesso Cosco, con una lettera ai tifosi. Una decisione quella dell’allenatore della Torres forte e coraggiosa, così come forte e coraggioso è Vincenzo Cosco che lotterà anche stavolta con tutte le sue forze e quella determinazione che ha saputo e sa trasmettere anche ai giocatori che ha allenato nella sua carriera.
Ieri, mentre la società dimostrava concretamente la sua totale fiducia nell’allenatore non nominando un secondo, in modo da dimostrarsi concretamente vicina a lui, Vincenzo Cosco era a Roma per sottoporsi a una serie di esami e indagini che consentiranno ai medici di valutare quelle cure che riterranno più opportune e adeguate ad affrontare la malattia.
Oggi, al l’ospedale Pozzilli di Isernia, Cosco sarà sottoposto a una Pet (tomografia a emissione di positroni), strumento d’avanguardia per le diagnosi dei tumori, poi dalla prossima settimana cominceranno le terapie chemioterapiche.
«Vincenzo è un leone, ha uno straordinario spirito battagliero ed è pronto ad affrontare la malattia con coraggio e determinazione».
Descrive cosìla situazione Giuseppe Formato, amico fraterno di Vincenzo Cosco col quale ha anche collaborato come team manager nel Matera allenato dal tecnico molisano, e come suo portavoce.
«Lui non si arrende mai – dice ancora Formato -, come 18 anni fa quando ha vinto la battaglia. Vincenzo non ammette la sconfitta, vuole sempre vincere e anche questa volta sarà così. Lui è consapevole di quello che ha è sa benissimo che lo aspettano giorni difficili ma è pronto a combattere con tutte le sue forze».
La notizia della malattia che ha costretto Vincenzo Cosco a sospendere il suo lavoro alla Torres ha scosso il mondo calcistico e non solo. Sono state centinaia le persone, amici, colleghi, calciatori da lui allenati in questi anni, che sono andati a casa sua per manifestare solidarietà, così come sono state numerosissime le telefonate ricevute da ogni parte d’Italia.
Uno dei primi che è andato a trovarlo è stato Vincenzo Migliaccio, il capitano della Torres, che ha manifestato al tecnico l’affetto e la partecipazione di tutta la squadra rossoblù.
«Mi dispiace aver dovuto interrompere questo bel progetto con la Torres _ ha confidato Cosco all’amico Formato –. Sassari è una città bellissima e mi sono bastati pochi giorni per capirlo. Io spero vivamente di poterci tornare per concludere il lavoro che abbiamo appena cominciato. Sono rimasto molto colpito dallle parole del presidente Domenico Capitani che mi è stato molto vicino in queste ore e che mi ha detto che con me vorrebbe continuare il lavoro per centrare gli obiettivi della società».
Adesso Vincenzo Cosco riprende la sua battaglia contro il male, sapendo di poter contare sulla solidarietà di tanti amici e col conforto di una famiglia, la moglie e i due figli, che lo hanno sempre sostenuto nella sua difficile carriera. E dal suo letto di ospedale ringrazia tutti quelli che lo hanno chiamato e che gli hanno dimostrato vivo affetto e sincera solidarietà.