La Nuova Sardegna

SASSARI. Infinita Dinamo, non muore mai e adesso va giocarsi lo scudetto in una gara secca e senza appello. «La terza finale della stagione» l’ha definita Meo sacchetti in sala stampa, stravolto da un match che non finiva più. Nemmeno la stagione è finita, Reggio ha avcuto il colpo in canna per chiuderla ma non ha completato l’opera e adesso si troverà la Dinamo ancora di fronte. Ieri ci sono stati tre overtime, emozioni pazzesche, un numero imprecisato di malori in tribuna e forse anche nelle panchine, i biancoblù sembravano ormai spacciati ma… not in my house, si va a gara 7 domani a Reggio Emilia quando entrambe le squadre saranno a 40' dallo scudetto.

Reggio oggi lo è stata più volte, ha tirato due volte per vincere la partita, a 43'' dalla fine del primo supplementare era avanti di cinque (85-90). Ma ancora non era finita, la Dinamo non voleva morire davanti ai suoi tifosi, non voleva chiudere la stagione con una sconfitta e la festa dei reggiani sul parquet del PalaSerradimigni. Si chiuderà comunque venerdì e sarà una gara secca, di quelle che tanto esaltano lo spirito di questa squadra che ieri ha mostrato anche un lato spesso nascosto, l'orgoglio.

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La roulette. Punto a punto sempre, senza grandi vantaggi da una parte e dall'altra. La partita ha cambiato padrone più volte e sempre nel finale, entrambe le squadre hanno avuto in mano il match e l'hanno perso più volte, giocando sempre a modo loro. Da una parte il basket ordinato di Reggio, dall'altra le grandi fiammate della Dinamo. Il Banco è stato al massimo avanti di 7 (27-20) all'inizio del secondo quarto, Reggio di 5 nel primo overtime. Lawal ha ancora spazzato i tabelloni (25 punti, 16 rimbalzi), dall'altra parte Della Valle non sbagliava mai da tre (6/9, 25 punti finali). La partita ha vissuto momenti di esaltazione e depressione da entrambe le parti, mentre Reggio ruotava gli uomini ritrovando Drake Diener (26' in versione play) e la Dinamo insisteva nelle sue azioni individuali e continuava a piantarsi contro la zona, trovando il primo canestro da tre punti dopo dodici errori consecutivi. E alla fine si è giocato sempre tutto negli ultimi minuti dei 40' e dei tre supplementari.

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Primo giro. Ultimo minuto dei tempi regolamentari col Banco avanti di due (78-76), ma si fa soffiare tre rimbalzi e alla fine Polonara pareggia. Ultima palla a Dyson e gli fischiano sfondamento, sembra un film già visto da appena due, giorni, Cinciarini ha la palla del match e dello scudetto ma sbaglia l'appoggio.

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Secondo giro. Comanda sempre Reggio e a un minuto dalla fine Polonara segna da tre dall'angolo, Kaukenas ruba palla ed è 85-90, la Dinamo a 45'' dalla fine ha l'ultima palla per non morire. La gioca Logan ed è una tripla assurda, la palla sale e sbatte sul tabellone, va dentro, Reggio sbaglia, palla a Dyson che mette il turbo contro Polonara e inchioda una schiacciata che fa venire giù il palazzetto. Ultima palla ancora per Reggio Emilia, ci prova un’altra volta Cinciarini, di nuovo non va.

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Terzo giro. Banco a +5 due volte (95-90, 97-92), sembra pronto per il break, invece il quinto fallo di Lawal è anche un antisportivo, Reggio rientra con 6 liberi di fila, esce anche Kaukenas, Della Valle dalla lunetta firma il sorpasso (97-98), Dyson ne mette uno solo e c'è un attacco per parte. Drake sbaglia, Logan si incarta, la palla arriva sporca a Devecchi che non fa canestro.

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Ultimo giro. La pallina della roulette si ferma sul lato biancoblù mentre in campo si barcolla. La Dinamo prende subito il comando a suon di triple, improvvisamente il canestro è largo per Logan e Dyson che poi la mette anche dalla media, sul 109-102 Reggio non ne ha più, Logan segna il +9 (111-102), a 55'' dalla fine Sosa ruba la palla e Menetti si arrende e mette i ragazzini, è già tempo di pensare a gara 7. Una partita secca, quella che nessuno vuole giocare contro la Dinamo, ma questa Reggio non ha paura. Allacciate le cinture, non pensiate che la storia sia finita con questi tre tempi supplementari.