La Nuova Sardegna

SASSARI. Ormai è assodato: ad Alessia Orro piace bruciare le tappe. Perché questo piccolo grande talento della pallavolo sarda e nazionale già a dodici anni giocava in serie C, a tredici in B1 e ora che ne ha 16, dopo aver disputato la serie A2, ha anche esordito nella nazionale maggiore, contribuendo con le sue alzate alla vittoria per 3-0 contro la Repubblica Dominicana nel World Gran Prix domenica 12.

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«All’inizio ero un po’ agitata – confessa lei, appena sbarcata a Catania, dove da domani, giovedì 16, a sabato 18 si svolgerà la terza tappa della manifestazione iridata – però con l’andare della gara mi sono sempre più trovata a mio agio, sono riuscita a prendere il ritmo e mi sono sentita da un lato tranquilla, e da un altro ripagata di tanti allenamenti e fatica».

Alla sua prima azione una ricezione sbilenca l’ha costretta a tuffarsi per alzare di pugno alla Sorokaite, che per fortuna ha chiuso il colpo…

«Sì, ero così felice! Tutte le mie compagne mi hanno sostenuta subito, anche quando qualche azione non andava bene mi dicevano sempre di stare tranquilla, e di andare avanti».

Il primo pallone buono che ha ricevuto è andato alla Chirichella, per un primo tempo che si è stampato in mezzo al campo avversario. Le piace il gioco veloce?

«E’ quello che preferisco, è più bello, e mi dà maggiori soddisfazioni».

Come ha festeggiato l’esordio? Un vassoio di paste?

«In realtà l’avevo già fatto ad Abano Terme dopo l’amichevole, ma mi hanno detto che lo devo rifare perché questa era una partita ufficiale, e visto che sabato è il mio compleanno festeggeremo con i dolcetti che la mia mamma porterà dalla Sardegna».

E’ la seconda sarda a esordire in nazionale maggiore dopo una certa Rosanna Baiardo…

«Ci siamo conosciute tramite facebook, in questi mesi ci siamo sentite, mi ha fatto i complimenti, è una donna meravigliosa, e sono davvero felice che mi paragonino a lei, essendo una lista tanto corta è un onore esserci».

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Lei fatto anche una tesina su Rosanna.

«La mia migliore amica è una sua alunna, e mi affascinava la storia di un’atleta che aveva realizzato il suo sogno partendo dalla Sardegna. Solo che non la trovo più, è da qualche parte a casa, dovrò cercarla».

Festeggerà i 17 anni proprio a Catania, un compleanno davvero diverso dagli altri.

«Sì, ma ci saranno le mie compagne e mia madre. Non so se mio padre ce la farà, io però spero che mi facciano una sorpresa».

Se tutto va bene disputerete anche la Final six del World Gran Prix negli Stati Uniti a fine luglio, poi quali sono i suoi programmi?

«Avrò ben un giorno di riposo, poi partirò per il Sudamerica per i mondiali under 18. Il mio obiettivo? Vincerli, anche se arrivare fra le prime otto sarebbe già un buon risultato».