Portotorres ancora in bilico
Promozione. Nuova società, niente debiti ma nessun aiuto. Oggi ultima chiamata
PORTO TORRES. La Federcalcio nazionale ha confermato il cambio di denominazione societario e la partita iva del Portotorres, che risulta così iscritto ufficialmente al torneo di Promozione, ma allo stato attuale ci sono seri rischi che la squadra in maglia rossoblù scompaia dagli annali del calcio dilettantistico isolano.
«Sono deluso e amareggiato dallo scarso entusiasmo e dalla poca voglia di mettersi in gioco da parte di quelle persone che a parole dicono di voler bene al calcio locale – lamenta il vicepresidente Mauro Cualbu -, salvo poi non presentarsi nemmeno alle assemblee pubbliche che abbiamo organizzato per cercare di trovare un gruppo affiatato che possa rifondare una società gloriosa che non merita certo di sparire nell’indifferenza».
Uno sfogo amaro quello di Cualbu, che dopo il fuggi fuggi generale degli ultimi anni era rimasto assieme a pochi dirigenti per tenere aperta la baracca e soprattutto terminare senza alcuna penalizzazione i campionati di serie D ed Eccellenza. «Questa sera ci sarà un incontro alla gelateria Il Golfo per cercare di trovare l’ultima possibilità per poter allestire una squadra e disputare il campionato – aggiunge il vicepresidente -, e solo dopo questo momento si potrà realmente capire quanta volontà e voglia esiste tra gli amanti del calcio di partecipare a un nuovo progetto di rifondazione con la partecipazione di calciatori turritani».
Una sorta di sfida finale per non disperdere quel grande patrimonio fatto di titoli sportivi, trofei e tanto amore per quei colori rossoblù che onoravano la città. Sono cambiati i tempi, è vero, e anche la crisi economica che sta devastando il territorio è partita proprio da questi confini con la caduta dell’industria. Ma con i debiti azzerati e la storia sportiva rimasta intatta, con un po’ di buona volontà economica si possono creare le premesse per rinascere. «Se non ci saranno novità positive e non si riuscirà a concretizzare le proposte – dice il presidente Tino Tellini -, saremo costretti ad ammainare bandiera e consegnare le chiavi al sindaco: c’è davvero poco tempo per cercare di salvare il salvabile, e l’indifferenza generale fa pensare al peggio».
C’erano dei giocatori portotorresi che militano in altre squadre che volevano rientrare a costo zero per salvare la situazione, ma poi qualcuno di questi ha trovato ingaggio in serie D facendo sfumare la possibilità di costituire una formazione competitiva con atleti locali. Resta la possibilità della riunione organizzata nella gelateria, con l’auspico che si riesca a togliere fuori un risultato importante per far continuare a rotolare la palla allo stadio di viale delle Vigne o al mitico campo Occone.
Gavino Masia