Calciopoli: Pulvirenti ammette le sue colpe e spera di salvare il Catania dalla serie D
Audizione fiume per Antonino Pulvirenti in Procura Figc. Il patron del Catania è rimasto negli uffici di via Campania complessivamente sei ore e mezza per chiarire, direttamente al procuratore...
Audizione fiume per Antonino Pulvirenti in Procura Figc. Il patron del Catania è rimasto negli uffici di via Campania complessivamente sei ore e mezza per chiarire, direttamente al procuratore federale, Stefano Palazzi, il suo coinvolgimento nelle presunte combine di una serie di match che consentirono al club etneo di raggiungere la salvezza in Serie B. «Ho proseguito la mia collaborazione come avevo fatto con la Procura e il gip. Ho detto quello che dovevo dire, ho fatto il mio - ha dichiarato all'uscita, accompagnato dal legale del club Eduardo Chiacchio e dai suoi avvocati Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi - Ho aiutato il Catania? Ho fatto tutto quello che dovevo fare».
«Ha continuato a collaborare - ha aggiunto Chiacchio - per cui ritengo che era soddisfatto lui ma alla fine erano soddisfatti anche gli inquirenti. La posizione del Catania migliorata? Questo dovremo valutarlo in occasione del processo». Che si terrà probabilmente il 10 e 11 agosto. Dopo l'avviso di chiusura indagini della settimana scorsa, era stato lo stesso Pulvirenti a chiedere di essere ascoltato e ora la sua collaborazione spera gli consenta di evitare la radiazione e di chiedere di patteggiare. Alleggerendo così la posizione del club etneo che, nei deferimenti che dovrebbero essere emessi venerdì, sarà rinviato a giudizio per doppia responsabilità diretta (anche per l'ex ad Pablo Cosentino) e per responsabilità oggettiva per l'ex ds Daniele Delli Carri. Abbastanza per retrocedere la società in Serie D.