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Inter a punteggio pieno Col Verona decide Melo

Ancora una vittoria striminzita per i nerazzurri che piegano a fatica l’Hellas La squadra dell’ex Mandorlini (sullo 0-0) colpisce una traversa con Sala

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MILANO. Così va il calcio: Sala colpisce la traversa e subito dopo Felipe Melo segna di testa. E così è arrivato il quinto successo nerazzurro. Il quarto per 1-0. Il soporifero gioco dei nerazzurri, nella prima parte della gara, ha consentito al Verona non solo di farla franca, ma anche di spingersi in avanti per qualche contropiede senza speranze. Qualche accelerazione ha fatto trepidare i cuori interisti, ma si è trattato di ben poca cosa. Thohir non si sarà divertito. La squadra di Mandorlini, che ha perso Pazzini per infortunio dopo un quarto d’ora, ha fatto la propria parte con onestà. Gli episodi hanno fatto la differenza nella ripresa, come già detto: sfortunato Sala, bravo Melo a sbloccare la partita.

L’Inter ha tentato di raddoppiare, il Verona non ha punto. Ma può Mancini sperare che Felipe Melo e Handanovic (paratona nel finale) gli risolvano sempre tutti i problemi: in difesa, a centrocampo e in attacco? Ma, nonostante quest’altra prestazione modesta, si può parlare di Inter da scudetto? Forse sì, anche se sarà la difficile serie di partite che attende i nerazzurri (Fiorentina, Sampdoria a Marassi e Juventus) a darci una risposta più sincera.

Certo, il Verona che la squadra di Mancini ha battuto (senza Toni, Jankovic, Hallfredsson...) non ha costituito il test più attendibile.

Le novità dell’ex nerazzurro Mandorlini, oltre Pazzini (sfortunato), sono state Albertazzi e Helander. Ma anche l’Inter ha dovuto affrontare qualche problema in difesa. È innegabile tuttavia che la qualità della «rosa« in suo possesso consente a Mancini di poter affrontare le difficili situazioni che si presenteranno via via.

Ed è stato in ogni caso un grosso vantaggio infilare un filotto di cinque vittorie consecutive e staccare le pretendenti al primato. Per quanto riguarda lo scudetto, poi, la strada è lunga, anche se chi ben comincia è a metà dell’opera. L’infortunio a Pazzini, azzannato da Melo dopo un quarto d’ora, è stata la sola (triste) emozione delle prime fasi di gioco, in cui il Verona si è spinto in avanti, ma con scarsa incisività. L’Inter ha fatto poco (qualcosina Perisic, Ljajic, Telles in palleggio), dando l’impressione di aspettare il segno per avventarsi con decisione. I nerazzurri hanno vinto ancora, non giocando in maniera eccelsa. I campionati si possono vincere anche così.

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