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La frusta di John Elkann sulla Juventus

La frusta di John Elkann sulla Juventus

Il presidente di Exor critico: «Bisogna affrontare il Frosinone e il Manchester City con la stessa determinazione»

25 settembre 2015
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TORINO. Delusione, rabbia, amarezza. Il nuovo passo falso ha turbato la Juventus, sprofondata a -10 dall'Inter capolista, dodicesima con meno della metà dei punti del Sassuolo ed appena due di margine sulla zona retrocessione. Una crisi di risultati che ha spinto la proprietà alla prima strigliata di stagione. Il presidente di Exor John Elkann ha mandato un messaggio inequivocabile: la «stessa determinazione di Manchester» va messa in campo anche quando «si affronta il Frosinone». In altre parole: senza la cattiveria e la fame di vittorie non si va da nessuna parte.

«La Juve - ha precisato Elkann - sta crescendo come squadra, ha dimostrato di essere una grande squadra con il Manchester City». Ma gli obiettivi non vanno mai persi di vista: «Non c'è dubbio che bisogna affrontare tutte le partite con il lavoro e la concentrazione che tutte le partite richiedono». La notte magica in Champions, la rimonta all' “Etihad Stadium”, sembra già storia lontana. E la squadra, come se non bastasse, continua a perdere i pezzi: questa volta i medici hanno fermato Lichtsteiner, costretto ad una notte in ospedale per il malessere, con difficoltà respiratorie, che l'ha colpito nell'intervallo di Juve-Frosinone. Il difensore svizzero ora sta bene, ma quasi sicuramente salterà la trasferta di Napoli. E la lista degli indisponibili continua ad essere lunga. Allegri si è arrabbiato per la «gestione della partita», ne ha riparlato ieri con i giocatori a Vinovo, sul campo di allenamento. «Sono errori di gioventù - è stata la sua analisi - la lettura della partita è stata sbagliata e si è sentita la mancanza di tanti giocatori di esperienza. Ma l'1-0 si doveva portare a casa, il Frosinone ormai non ci stava dando più preoccupazione. Allo stesso modo, domenica scorsa - ha aggiunto - non mi era piaciuto che avessimo lasciato il 50% del possesso palla al Genoa rimasto in 10».

Questa Juve deve ancora crescere tanto, ma nessuno a Torino ha tempo e voglia di aspettare. Ecco perché Allegri è preoccupato: «In questo momento possiamo vincere e perdere contro chiunque. Sono realista, non mi faccio prendere dai grandi sogni. Ma non dobbiamo demoralizzarci». Un dato allarmante è che all'attivo della Juve ci sono soltanto cinque gol, a fronte di decine di occasioni: «Questo aspetto non mi preoccupa, i gol arriveranno. Ed abbiamo tutta l'annata davanti per rimontare, siamo ancora in settembre». Di nuovo, però, al San Paolo la Juve non potrà sbagliare, Dopo i «due punti buttati via», - è il monito di Bonucci, mercoledì capitano bianconero - è tempo di recuperarne. la vittoria sfumata «ci serva da esperienza. Che ci faccia tornare quella fame di portare a casa il risultato che ha sempre contraddistinto chi ha indossato questa gloriosa maglia portandola in alto, in Italia e in Europa. Così si diventa squadra, così si diventa grandi». A Napoli quasi sicuramente tornerà disponibile Morata.

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