Il pasticcio dell’ultimo minuto, arbitri e ufficiali di campo in tilt
TORINO. Imperizia, distrazione, forse anche un pizzico di sfortuna. Che si è trasformata in buona sorte nel momento in cui l’errore non ha prodotto danni diretti. L’ultimo minuto della sfida Dinamo-R...
TORINO. Imperizia, distrazione, forse anche un pizzico di sfortuna. Che si è trasformata in buona sorte nel momento in cui l’errore non ha prodotto danni diretti. L’ultimo minuto della sfida Dinamo-Reggio Emilia entra a pieno titolo nel libro nero della pallacanestro italiana.
Ma cosa è successo? A meno di 30” dalla sirena, Reggio attacca con un punto di vantaggio (78-79) e il sassarese Varnado commette fallo su Aradori. La Dinamo non è in bonus e gli emiliani rimettono dal lato: ci sarebbero 14 secondi residui nell’azione, invece gli ufficiali di campo combinano un pasticcio e lo fanno ripartire con i da 6”. Solo che la panchina e i giocatori di Reggio se ne accorgono soltanto quando la palla è già in gioco: il tiro affrettato di Aradori non prende neppure il ferro e la palla finisce fuori con 16”18 alla sirena. La squadra di Menetti protesta e i tre arbitri (Begnis, Sardella e Biggi, tra i migliori fischietti italiani) vanno nel pallone, non sapendo cosa fare.
Alla fine i tre, non potendo più tornare indietro, decidono salomonicamente (ma non troppo), di restituire la palla alla Grissin Bon, restituendogli i 6 secondi non giocati nel possesso precedente. Giusto? Sbagliato? La casistica a quanto pare è inesistente ed è probabile che episodi simili verranno regolamentati soltanto ora.
Reggio comunque rimette la palla in gioco e Aradori sbaglia ancora il tiro, quindi di fatto non trae alcun beneficio dal possesso “extra”.
Ma cosa sarebbe successo se invece il primo tiro di Aradori fosse andato dentro? Sarebbe stato annullato e Reggio avrebbe rigiocato i 6” che le erano stati ingiustamente tolti? Oppure sarebbe stato convalidato (e in quel caso Reggio avrebbe ovviamente fatto finta di nulla a proposito del tempo sottratto al proprio possesso)?
Su un fatto non possono esserci dubbi: l’errore degli ufficiali di campo e degli arbitri non ha influito in maniera diretta sul risultato finale, dato che Reggio ha comunque sbagliato entrambe le volte, e la Dinamo può semmai recriminare per le legnate non sanzionate ai danni di Haynes .
Resta però il fatto che la squadra di coach Menetti ha avuto la possibilità di giocare per due volte l’ultimo possesso. In modo affrettato, è vero, ma nessun allenatore, messo a scegliere tra due possessi di 8” e 6” e un solo possesso da 14”, sceglierebbe la seconda soluzione.
Errore tecnico? Vittoria rubata? Con tutta probabilità no, anche perché gli arbitri hanno rimediato con quella che era forse l’unica decisione possibile. Così come ora, a disastro avvenuto, l’unica cosa che il designatore Marco Giansanti e il responsabile degli arbitri Guerrino Cerebuch possono fare, è lasciare i sei responsabili del fattaccio a riposo per qualche settimana. (a.si.)