Reggio Emilia sogna in grande Scudetto dopo la Supercoppa
Ha già alzato la Supercoppa al cielo, la Grissin Bon Reggio Emilia. Il team biancorosso si è infatti imposto nel weekend precampionato nella prima manifestazione di Lega facendo fuori prima Sassari...
Ha già alzato la Supercoppa al cielo, la Grissin Bon Reggio Emilia. Il team biancorosso si è infatti imposto nel weekend precampionato nella prima manifestazione di Lega facendo fuori prima Sassari in semifinale e quindi la favorita EA7 Milano nella finalissima.
Il primo segnale, quindi, dopo la dolorosa sconfitta all’ultimo canestro nella finale play off 2015, la Pallacanestro Reggiana l’ha già dato. Chiaro l’obiettivo: riuscire laddove la scorsa stagione si era fallito mettendo le mani sullo scudetto. Per vincere il tricolore, il direttore sportivo Alessandro Frosini e il tecnico Max Menetti hanno proseguito nell’atipico progetto di affiancare tanti giovani italiani di talento a grandi campioni dell’est. Nessun americano è volutamente stato inserito in un roster pensato anche in chiave Eurocup. Agli immortali lituani Darjus Lavrinovic e Rimas Kaukenas – 36 primavere il primo, 38 il secondo – è stato affiancato il 31enne bielorusso Vladimir Veremeenko, tostissimo lungo esperto d’Eurolega ed esordiente assoluto nel campionato italiano. Poi, perso il capitano Andrea Cinciarini finito a Milano, un nucleo importante di italiani già affermati e nel giro azzurro (Pietro Aradori e Achille Polonara) e alcuni esterni in rampa di lancio (Amedeo Della Valle, miglior giocatore alla Supercoppa 2015 di Torino), in cerca di rilancio, come Stefano Gentile, arrivato a Reggio Emilia dopo un’annata in ombra a Cantù, o della definitiva consacrazione nel basket di alto livello, come il play Andrea De Nicolao, tornato in A dopo un’annata da protagonista in A2 Gold a Verona.
Confermatissima l’ala lettone Ojars Silins, 22 anni di talento puro atteso al riscatto dopo una stagione di sofferenze causa infortuni e ricadute, conclusa poi con un intervento chirurgico al ginocchio. Così come confermatissimo è il 20enne ceco Adam Pechacek su cui lo staff tecnico ha fiducia. Il talento, s’è visto a Torino, a questo team figlio di un progetto unico in Italia, non manca. L’ambizione e la solidità societaria pure. Ma, come sempre, sarà solo il campo a rivelarne l’effettivo valore.
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