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Alessia Vivo, la tuttofare: «Amo giocare ovunque»

Alessia Vivo, la tuttofare: «Amo giocare ovunque»

Da tre anni al Capo d’Orso con il sogno di fare i playoff della B2 di pallavolo «Squadra ancora da amalgamare. Sono brava nella ricezione, a muro una pippa»

28 ottobre 2015
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PALAU. Non c’è due senza tre. Ed ecco quindi Alessia Vivo alla sua terza stagione nel Capo d’Orso Palau, dove ricopre il ruolo di libero, e con il quale è passata dalla serie C regionale a inseguire un risultato prestigioso nella B2 femminile di pallavolo. L’inizio è stato promettente, con due vittorie contro avversarie coriacee come Monterotondo e Ladispoli.

«Sicuramente positivo, grazie anche a innesti importanti come quelli di Sintoni e Baldelli, che ci danno la continuità di cui avevamo bisogno, e dalle quali noi giovani abbiamo tutto da imparare».

A cercare il pelo nell’uovo avete ceduto due punti...

«Si, ma penso che bisogna guardare il lato positivo, per come la vedo io sono 4 punti fatti e non 2 persi».

In questo momento cosa funziona nella squadra e cosa invece deve ancora migliorare?

«Pur avendo tante giocatrici nuove andiamo molto d’accordo, e vogliamo impegnarci al massimo per poi raccogliere i frutti del lavoro fatto. Ma non siamo ancora perfettamente amalgamate in campo, ci vorrà ancora un po’ di tempo per arrivarci».

Classe 1991, già diciotto anni di pallavolo sulle spalle, fra Olbia, Cagliari e ora Palau, viene alternata nei ruoli di schiacciatrice e di libero. Lei quale preferisce?

«In realtà quello che preferisco è il palleggiatore, ma ho cominciato da attaccante, da tre anni faccio il libero, e non è mai capitata l’occasione per provare. Adesso comunque sono contenta, e poi pur di essere utile alla squadra io sono disposta a giocare ovunque».

Il suo fondamentale migliore e quello peggiore?

«Il migliore la ricezione, il peggiore il muro, dove sono sempre stata una “pippa”, quando mi è capitato di fare un muro ho festeggiato come se avessi vinto la partita. In realtà è stato il fondamentale che ho curato meno, anche per via della mia altezza (1,70, ndc)».

E’ da tre anni a Palau, dove ha collezionato una C vinta ed una salvezza in B2. Ed ora?

«Adesso ce la giochiamo e vediamo un po’ che succede. Dobbiamo lavorare tanto, ma la società ci supporta a 360 gradi, è come una grande famiglia, e possiamo toglierci delle soddisfazioni. Io spero di fare i playoff, e credo molto in questo obiettivo».(red.ol.)

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