Gli studenti protagonisti alla Regata dei Legionari
SASSARI. Si è conclusa con un buon successo di partecipazione e gradimento la ventiduesima edizione della Regata dei Legionari, disputata domenica scorsa nelle acque di Porto Rotondo. Partenza come...
SASSARI. Si è conclusa con un buon successo di partecipazione e gradimento la ventiduesima edizione della Regata dei Legionari, disputata domenica scorsa nelle acque di Porto Rotondo.
Partenza come da programma alle 11, con una brezza leggera da sud est. Settantacinque la barche sulla linea del via, provenienti da diverse località della Sardegna e della Corsica, ma anche battenti bandiere estere come la tedesca, quella del Regno Unito e della Russia.
All'edizione 2015 dell'evento organizzato dallo Yacht Club Porto Rotondo, hanno preso parte anche equipaggi di studenti. Tre, composti da ragazzi dell'Istituto Nautico Domenico Millelire e dell'Istituto Superiore Giuseppe Garibaldi, provenivano da La Maddalena; un equipaggio è arrivato da Olbia, con a bordo studenti dell'Ipia Amsicora.
Alla regata ha preso parte anche una barca con equipaggio femminile guidato da Caterina Nitto.
Diverse le categorie in cui è stata divisa la flotta. Nel gruppo regata-crociera vittoria per Le Coq di Marco Holm, che si è aggiudicato il Trofeo Dhl, destinato al primo in assoluto. Tra le barche d'epoca successo per Vistona di Gian Battista Borea d'Olmo, mentre nel gruppo delle latine si è imposta la lancia Alghero di Alessandro Balzani. Tra le classiche vittoria per il britannico Knuddel di Wilfred Buss, con Snipe di Carlo Pasanisi primo tra le derive ed Extreme Sailing di Roberto Aversano vittorioso tra i catamarani.
Assegnato anche il tradizionale Trofeo Campesi, che va all'equipaggio più giovane. Se lo è aggiudicato Valeria, dell'Ipia di Olbia. Al Mael, con equipaggio di studenti maddalenini, è andato invece il Trofeo Oggiano. Monia di Caterina Nitto ha vinto il Trofeo intitolato a Luigi Carpaneda, velista e olimpionico di scherma, già presidente e commodoro dello Yacht Club Porto Rotondo.
Antonio Mannu