Pericolo scampato per Varnado
Basket. Solo una forte contusione per il centro della Dinamo, uscito dolorante a Varese
INVIATO A VARESE. Niente di rotto, niente assenze prolungate, niente ritorno precipitoso sul mercato a caccia di un centro. Dopo la vittoria nel monday night di Varese, la notizia più bella per la Dinamo arriva dall’infermeria: le costole di Jarvis Varnado sono acciaccate ma sono tutte intere. Il giocatore americano, costretto a uscire dopo pochi minuti in seguito a un duro colpo subito al fianco sinistro, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti necessari e l’esito è stato negativo: solo una forte contusione e un ematoma, che allontanano gli spettri che lunedì notte hanno popolato i sogni di coach Sacchetti e dei dirigenti biancoblù.
Ieri l’ex giocatore della Pallacanestro Varese è stato sottoposto a una terapia di antidolorifici ed è rimasto completamente a riposo, mentre la squadra si è allenata nella palestra della società Gazzada 7 Laghi, alle porte di Varese. Oggi la comitiva sassarese decollerà da Malpensa alla volta di Israele, dove si svolgerà la seduta di allenamento. Varnado proverà a mettere piede in campo e solo a quel punto si capirà se potrà essere utilizzabile domani sera alla Menora Mivtachim Arena di Tel Aviv.
Intanto la Dinamo ha messo in cascina due punti particolarmente importanti: la bella vittoria ottenuta al Palawhirpool interrompe la serie di tre sconfitte consecutive (a Istanbul, in casa contro Brindisi e contro Mosca) che stava iniziando a pesare sul morale della squadra. Dal parquet di Masnago sono arrivate anche indicazioni importanti per quanto riguarda i singoli. Innanzitutto Joe Alexander, promosso in quintetto da coach Sacchetti a discapito del lunatico Petway, ha dimostrato di essere in gran forma, e di avere sulle gambe molti minuti: lunedì sera è rimasto in campo per oltre 32 minuti, giocando tra l’altro con una continuità che nelle partite precedenti non era mai riuscito ad avere.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle condizioni di Brent Petway. L’ala nata a Warner Robins non è riuscita ad avere uno scatto d’orgoglio neppure partendo dalla panchina: nessun contributo in fase offensiva, il minimo indispensabile in difesa e soprattutto uno sguardo assente che ricorda quello di Jerome Dyson della prima crisi. Encefalogramma piatto, dunque, e ora il quesito è soltanto uno: è possibile recuperarlo in qualche modo (quale?) oppure c’è già da pensare al mercato?
A proposito di risposte, è stata molto positiva la prestazione di Marquez Haynes, anch’egli reduce da qualche passaggio a vuoto di troppo: al di là della mira (0/3 da 2, 3/6 da3) il play americano ha dato un grande contributo in tutte le fasi, con una regia finalmente attenta, priva di sbavature (zero palle perse e 6 assist), e con le accelerazioni che tanto piacciono a Sacchetti.
Con tre vittorie in quattro partite di campionato (solo Pistoia è a punteggio pieno), la Dinamo può ora concentrarsi sull’Eurolega, dove c’è una situazione da raddrizzare il prima possibile: dopo due sconfitte consecutive, i sassaresi proveranno a sbancare il campo di Tel Aviv, dove troveranno una squadra fortemente delusa per la netta sconfitta subita a Mosca (-31) e per il successivo ko interno contro Malaga. Non sarà certamente facile, ma se c’è una buona occasione per vincere fuori casa, per la Dinamo è certamente questa.
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