Roma prepotente Cinquina del Napoli
I giallorossi si riprendono la testa della classifica
NAPOLI. Il Palermo è la quinta vittima, il Napoli è una bellissima realtà. Cinque vittorie consecutive per la squadra di Sarri che rifilano un secco 2-0 ai rosanero e dimostrano una condizione strepitosa. Ad aprire le danze è Gonzalo Higuain, probabilmente il miglior «Pipita« di sempre, all’ottava rete in campionato, ma per lui c’è anche un palo, tante splendide giocate e persino dei recuperi da terzino. Il massimo. Di Mertens il raddoppio che arriva soltanto all’80°, troppo tardi per una gara dominata per tutta la partita. Anche il belga prende un palo, così come Insigne che, unica nota stonata della serata azzurra, non gradisce il cambio, così come Mertens non ama stare in panchina, ma lui la rabbia la sfoga esultando. Un grande Napoli comunque e i meriti di Sarri sono enormi.
Guardando gli azzurri la sensazione è che le cose che vengono provate in allenamento trovano spazio anche in partita: l’obiettivo, se non il sogno, di ogni tecnico.Palermo alle corde e Napoli che spinge alla ricerca del gol: al 7° Sorrentino dice no al colpo di testa di Higuain, sul corner successivo, uno schema porta al tiro Hamsik che sfiora il palo. Rosanero in difficoltà, ma ben messo in difesa e pronto a salire e a guadagnare metri con le giocate di Vazquez, elegante e bello da vedere ma spesso eccessivamente egoista. Non lo sono Insigne e Higuain (due volte) che continuano a rendersi pericolosi. La pressione è costante, al 38° il palo dice no al sinistro di Insigne, ma un minuto dopo il muro del Palermo crolla. Il marcatore? Neanche a dirlo Higuain, gran destro dai 20 metri, diagonale perfetto e Napoli in vantaggio.Il raddoppio di Mertens arriva all’80’ e chiude la partita dopo che il palo gli aveva già detto di no pochi minuti prima. Per tre volte, a dire il vero, il Napoli aveva colpito il palo e solo per quello la partita era ancora in bilico. «Sono tre punti importantissimi – ha detto al termine Higuain –. Dobbiamo andare avanti con questo passo, stiamo lavorando bene e siamo felici per quello che stiamo facendo, ma manca ancora tanto».