La Nuova Sardegna

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Scarsa personalità e difesa poco protetta

Scarsa personalità e difesa poco protetta

La squadra ha perso lucidità e dimostrato (ancora una volta) che se viene aggredita va in difficoltà

30 novembre 2015
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CAGLIARI. Non c’è dubbio che il grave infortunio di Dessena ha inciso negativamente sul secondo tempo giocato dal Cagliari a Brescia. Ma l’analisi più lucida l’ha fatta il presidente Giulini: «Una squadra come la nostra non può subire quattro gol in 45’». I rossoblù non erano in inferiorità numerica, hanno subito un avversario che ha saputo essere più lucido nelle fasi che hanno deciso la sfida, approfittando cinicamente degli errori commessi da una difesa che mai ha ballato così.

Passo indietro. La squadra lo ha fatto sul piano del gioco e della personalità. Non è stata aggressiva come contro lo Spezia, ha dato coraggio alle Rondinelle con un atteggiamento troppo morbido. In sintesi, ha fatto capire al Brescia che poteva osare, cosa che non era successa nella gara del “Picco”, quando i rossoblù hanno risposto colpo su colpo.

Equilibrio. Troppo in fretta il Cagliari ha perso le distanze tra i reparti. Non è un caso se nel primo tempo ha concesso per cinque volte l’uno contro uno agli avversari, consentendo a Caracciolo, che non è certo un velocista, di presentarsi solo davanti a Storari. Il centrocampo non ha fatto filtro e per questo motivo la difesa è stata più volte presa d’infilata.

Il mercato. Il Cagliari a gennaio sarà costretto a cercare un sostituto di Dessena. Non per sminuire Tello, un ragazzo che ha qualità e di prospettiva. ma una squadra che punta alla promozione diretta ha bisogno di un giocatore che dia maggiore affidabilità. Il direttore sportivo Capozucca è già al lavoro e probabilmente ha già qualche nome sul taccuino. (r.m.)

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