La Nuova Sardegna

Sport

«Vittoria che vale contro una squadra che stava benissimo»

dall’inviato

Massimo Rastelli getta acqua sul fuoco: «Ora siamo primi Stare in alto ci piace, ma dobbiamo ancora migliorare»

30 gennaio 2016
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DALL’INVIATO AD AVELLINO. Qualche applauso ma anche tantissimi fischi ingenerosi. Rastelli ha reagito applaudendo a sua volta a quei pochi che dalla tribuna lo hanno salutato con affetto. Il tecnico del Cagliari è felice per una vittoria importantissima contro una squadra difficile da affrontare e in salute.

«Ogni partita c'è da soffire e anche oggi c'è stata la conferma - dice il mister rossoblù -. E' vero che abbiamo giocato a lungo in dieci contro undici ma credo che alla fine per quello che abbiamo costruito i tre punti sono meritati».

Rastelli ha avuto i brividi sulla schiena quando Mokulu ha portato avanti gli irpini. «E' stato un momento difficile - spiega -. Potevamo andare in vantaggio e invece nell'azione successiva ci siamo trovati sotto. I ragazzi sono stati bravi a reagire, hanno preso il controllo della gara e nel giro di qualche minuto abbiamo trovato il gol del pareggio. Loro si sono chiusi bene, ci hanno concesso pochi spazi ma alla fine siamo riusciti a sbloccarla e torniamo a casa contenti e ancora più convinti dei nostri mezzi».

Un accenno ai fischi ricevuti Rastelli lo fa. «Entrare da avversario in uno stadio che mi ha regalato tante soddisfazioni da allenatore e da giocatore è stato strano - ammette l'allenatore del Cagliari -. I tifosi li capisco ma so che mi vogliono bene. Oggi noi abbiamo dato una dimostrazione di maturità e di forza. Anche a Crotone la prestazione era stata positiva, siamo stati puniti dagli episodi e da alcuni nostri errori».

I rossoblù vanno a letto da primi in classifica e oggi aspettano i risultati del Crotone e delle dirette concorrenti per la promozione. «Intanto io la classifica la guarderò solo nelle ultime giornate. Mancano diciotto partite alla fine e ancora la strada è molto lunga. L'Avellino oggi ce l'aspettavamo così, perché ha delle individualità importanti dal centrocampo in su. Sapevamo le difficoltà, ai ragazzi avevo chiesto rispetto e massima concentrazione. Ho avuto le risposte che cercavo, anche se su alcuni aspetti dobbiamo crescere».

L'episodio dell'espulsione è stato decisivo. Sì, però noi la partita la stavamo facendo anche undici contro undici. Dico che nella ripresa la squadra non mi è piaciuta per mezzora. Cali di tensione e qualche errore di troppo, oltre a mancanza di velocità. Cose che dobbiamo limare».Infine un accenno a Cerri. «Gli faccio i complimenti, è entrato e ha fatto cose bellissime. Gli dico bravo».

R.M.

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