Calcio
A Olbia impazza il gioco degli scacchi, decolla il nuovo circolo
OLBIA. Re, torre, cavallo, pedone, arrocco, scacco matto. Quelle che per i profani sono solo pedine su una scacchiera, per i seguaci rappresentano gli elementi di una vera scienza. Il gioco degli...
OLBIA. Re, torre, cavallo, pedone, arrocco, scacco matto. Quelle che per i profani sono solo pedine su una scacchiera, per i seguaci rappresentano gli elementi di una vera scienza. Il gioco degli scacchi vive di una passione razionale e logica che ha trovato anche a Olbia un piccolo esercito di discepoli. Il nuovo circolo cittadino, ospitato per due volte la settimana in una palestra, guarda al futuro con ottimismo.
Nati lo scorso 5 gennaio da un vecchio circolo, ora si chiamano società sportiva A.S.D. Terranova e hanno in Alessandro Talu (nella foto) l'anima e la forza propulsiva. Un gruppo di appassionati che fa crescere intorno a sé una giovane generazione di scacchisti in erba. «Siamo già in 32, di cui 18 under 16 – racconta Alessandro davanti alla sua scacchiera – e in poco tempo siamo già diventati il terzo circolo della Sardegna».
Una nuova sede. La provvisorietà sta per concludersi e il circolo Terranova sta per acquisire in comodato d'uso gratuito un nuovo locale presso l'hotel La Corte del presidente di Confcommercio, Pasquale Ambrosio. Un ottimo inizio per una disciplina che vedrà Olbia ospitare il prossimo giugno i campionati nazionali under 16 individuali. Mentre piccoli scacchisti tengono alta la concentrazione davanti alle pedine e con l'orologio a scandire il tempo necessario per fare la propria mossa, Talu racconta quella che è nata come passione non proprio giovanile. «Io sono uno di quelli che si è appassionato agli scacchi più tardi, avevo 32 anni e, dopo l'università a Pisa, giocavo durante i viaggi in nave da Olbia a Livorno – ricorda il presidente del circolo Terranova – e mi ha subito colpito la logica che è insita nel gioco, come quella della matematica e della fisica». Non stupisca l'accostamento degli scacchi a materie insegnate nelle scuole, perché quella che è nata in India più di 2000 anni fa - ed è considerata come pratica sportiva dal Comitato olimpico internazionale – in molti Paesi europei è riconosciuta come materia curriculare. In Italia però solo un corso sperimentale sportivo di un istituto di Rieti la include tra le materie scolastiche. I bambini vogliono avvicinarsi agli scacchi per divertirsi col movimento dei pezzi, come un doposcuola. Solo dopo entrano nel meraviglioso meccanismo della logica applicata alla scacchiera.
Via ai tornei. Come ogni sport che si rispetti, anche la stagione scacchistica in Gallura vede partire i primi tornei. Si inizia da Monti il 6 marzo con un torneo a squadre in cui sono stati selezionati i migliori talenti delle scuole cittadine. Come detto poi dal 25 giugno il Geovillage ospiterà i campionati nazionali giovanili under 16, con una simultanea con 20 grandi maestre donne che provengono da tutte le nazioni europee e che sfideranno 100 bambini. Per quasi 10 giorni a Olbia è prevista la permanenza di oltre 2mila persone.
Giovani e anziani. In un silenzio inconsueto per le nostre abitudini, piccoli e grandi affinano la tecnica di quello che viene definito “gioco, arte, scienza e sport”. Gli scacchi a Olbia sono una realtà e stanno entrando nelle scuole. «Lo Scientifico sta per far partire delle lezioni pomeridiane – spiega Alessandro Talu – ma già si gioca a scacchi nelle elementari di Santa Maria e nelle medie di via Nanni». Intanto la piccola Giorgia, terza elementare, muove l'alfiere contro il maestro Ubaldo Usai, over 60. Anche Olbia coltiva i suoi campioni del futuro. (g.d.m.)