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Galoppo, il trionfo di Andrea Atzeni nella corsa milionaria di Dubai

Galoppo, il trionfo di Andrea Atzeni nella corsa milionaria di Dubai

Il fantino di Nurri vince lo Sheema classic, corsa da oltre 5 milioni. Al secondo posto un altro jockey isolano, Mirco Demuro

29 marzo 2016
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SASSARI. Andrea Atzeni ha festeggiato nella maniera più esaltante il suo 23° compleanno, la vigilia di Pasqua, aggiudicandosi a Dubai la corsa più importante per i cavalli di 3 anni ed oltre, sui 2400 metri dello Sheema Classic-Longines, dotato di un montepremi di 5 milioni e 470 mila euro. Il fantino sardo ha montato alla perfezione Postponed (Dubawi ed Ever Rigg) per i colori gialli a pois neri dello sceicco Mohammed Obaid Al Maktoum.

Sceso in pista come grande favorito per il successo, dopo aver convinto tutti con la vittoria ottenuta al rientro sempre sulla pista di Meydan nel Gr. 2 Dubai City of Gold lo scorso 5 marzo, Postponed è stato presentato al top dal suo giovane allenatore Varian che, ricevutolo in scuderia a seguito della cessazione del rapporto con Luca Cumani, aveva deciso di rinunciare all'Arc de Triomphe.

Con lo stesso cavallo Andrea Atzeni aveva vinto questa estate le King George ad Ascot battendo di una narice il rivale Frankie Dettori.

Dubai sulla scia di Atzeni si è classificato l'altro fantino di origini sarde, Mirco Demuro, che ha conquistato il secondo posto in sella a Duramente (King Kamehameha e Admire Grove) per la scuderia giapponese Sunday Racing.

Atzeni ha disputato una corsa da manuale tallonando i battistrada Highland Reel (Ryan Moore) e Guilo Chop (Thierry Jarnet) sino all'ingresso nella dirittura di arrivo quando ha lanciato il suo sprint irresistibile col quale ha seminato tutti; soltanto Duramente ha limitato il distacco.

Grandissima gioia non solo per Andrea, ma anche per il suo entourage in particolare a Nurri, suo paese di origine dove si è scatenato l'entusiasmo di parenti, amici e fans. Al rientro al tondino Andrea Atzeni ha esibito con orgoglio la bandiera dei quattro mori a sottolineare il suo attaccamento e l'orgoglio per la passione ippica coltivata in Sardegna sin da bambino, che sta concretizzando ai massimi livelli mondiali. (d.s.)

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