La Nuova Sardegna

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Vince l’Olbia, onore alla Torres

di Antonio Ledà
Vince l’Olbia, onore alla Torres

Una punizione di Mastinu decide il derby. Galluresi quasi certi del ripescaggio in Lega Pro

30 maggio 2016
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SASSARI. Ha vinto l’Olbia, e forse è giusto che sia finita così, ma nel derby di ieri che ha chiuso il campionato di serie D edizione 2015-2106 non ci sono perdenti. Non ha perso la Torres che è uscita dal campo a testa alta e può andare fiera della sua stagione, non hanno perso i tifosi delle due città, protagonisti di una partita nella partita, e non hanno perso le istituzioni che hanno scelto di far disputare la gara a porte aperte e hanno avuto ragione. Al Vanni Sanna è andato in scena uno spettacolo che a Sassari mancava da anni. La coreografia della Curva Nord e stata bellissima ma anche il colpo d’occhio offerto dalla tribuna e dalla curva ospiti è un’immagine destinata a restare nella piccola storia del calcio sardo.

L’Olbia ricorderà questa domenica 29 maggio perchè il gol di Mastinu che ha deciso le sorti della gara significherà quasi certamente l’addio al calcio dilettantistico e il ritorno in Lega Pro. Non può ancora festeggiare perchè manca l’ufficialità ma le probabilità sono molto alte. Dalla prossima stagione, infatti, l’ex serie C tornerà a 60 squadre dalle 54 di quest’anno è dunque ci saranno almeno 6 ripescaggi. L’Olbia è in pole position per aver vinto i playoff, per solidità societaria e per tradizione sportiva.

Auguri ai bianchi, dunque, che anche ieri hanno confermato di essere squadra quadrata, dotata di ottime individualità e molto ben messa in campo. La partita non è stata bella perchè le due squadre sono state condizionate dall’importanza della posta in palio e, soprattutto la Torres, dalla stanchezza accumulata in una stagione lunga e tormentata. I due allenatori hanno confermato le formazioni annunciate alla vigilia. Mignani ha preferito Caboni a Molino e ha schierato i suoi con il tradizionale 4-3-1-2, con Andrea Cossu (fischiatissimo) alle spalle della coppia Caboni-Mastinu. Marco Sanna ha sostituito Scotto con Chelo e Cossentino con Biondi confermando gli altri nove-undicesimi della squadra.

Al via l’Olbia ha colpito. Raucci ha fermato irregolarmente Cossu sul vertice sinistro dell’area di rigore rossoblù. Mastinu ha sistemato la palla e scavalcato la barriera con un calcio di sinistro violento e preciso. Massimo Fadda è partito con un attimo di ritardo e la palla è passata tra palo e portiere gonfiando la rete.

Per la Torres è stato un avvio choc anche perchè al 10’ancora Mastinu ha messo in movimento Cossu che ha fatto due passi e ha sparato una fucilata dal limite che si è stampata sul palo alla destra del portiere. I rossoblù ci hanno messo venti minuti buoni prima di riuscire a riorganizzarsi e farsi vedere dalli parti di Van Der Wart. Ci hanno provato con un tiro al volo di Masala deviato in angolo, con una conclusione di Musto dopo uno scambio con Chelo e con una calcio di punizine sopra la traversa di Demartis.

Nella ripresa la Torres è sembrata rinfrancata anche perchè l’Olbia ha concesso qualcosa di più. I sassaresi si sono affidati al solito gran cuore e hanno creato almeno tre occasioni che avrebbero meritato miglior fortuna. Al 2’ Chelo ha messo fuori di testa un bel cross di Lisai, al 6’ Masala ha concluso una triangolazione Lisai-Cafiero con un tiro al volo che ha costretto Van Der Wart a intervento in due tempi e al 15’ una lunga discesa di Cafiero è stata interrotta al momento della conclusione da Miceli.

Nel finale Marco Sanna ha cercato forze fresche in panchina mandando in campo Solinas ed El Kamch. Mignani ha risposto con Gallo per Cossu e Molino per Caboni. Proprio Gallo ha avuto la possibilità di chiudere il match ma ha sparato alto dopo essersi liberato in area.

La gara è finita con l’Olbia in nove per le espulsioni di Piredda e Mastinu e la Torres in dieci per quella di Lisai. I 5’ di recupero si sono giocati a una sola porta ma i galluresi hanno fiutato aria di promozione e sono stati bravi a chiudere tutti i varchi per poi correre a festeggiare con i tifosi della Sud.

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